Ome, nuovo raid a San Michele

Scoperto il tentato furto dell’antica campana di bronzo della parrocchiale. Dall’edificio erano già state trafugate diverse opere d’arte, fra cui la pala dell’altare.

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(red.) Pare proprio che in tempo di crisi niente, o quasi, possa essere considerato al sicuro. Dopo i furti di svariate opere d’arte, fra cui la pala dell’altare, avvenuti nei mesi scorsi, la chiesa di San Michele a Ome (Brescia) è stata nuovamente “visitata” dai ladri.
Fortunatamente, però, questa volta, i malfattori sono rimasti a bocca asciutta. Nuovo obiettivo delle brame dei malviventi, la campana di bronzo da 350 kg della torre dell’edificio sacro. A scoprire il tentato furto è stato il capogruppo delle penne nere di Ome, Delio Biasutti, che, nella mattinata di sabato 13 luglio, trovandosi in zona per una passeggiata, si è reso conto che qualcosa non andava.
Le ore, infatti, non venivano più scandite dai rintocchi della campana. Insospettito, Biasutti si è recato sul campanile per comprendere quale fosse il problema, scoprendo così che le viti di sostegno dello strumento a percussione a battente erano state allentate e il batacchio era scomparso. Fortunatamente, le grandi dimensioni dello strumento ne hanno impedito il furto. Allertati i carabinieri e i vigili del fuoco, proprio questi ultimi hanno immediatamente provveduto alla messa in sicurezza della campana.

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