Palazzolo, l’ultimo saluto a Francesca

Alle esequie della 13enne annegata mentre si allenava sull’Oglio due ex campioni dello sport : l’olimpionica e neo ministro Josefa Idem e l’assessore regionale Antonio Rossi.

(red.) La tragica morte di Francesca Belotti ha commosso l’Italia e colpito al cuore il mondo dello sport. A farsi portavoce di questo immenso dolore non poteva essere che Josefa Idem.
Il neoministro allo Sport, pluricampionessa olimpionica di canoa, parteciperà ai funerali della 13enne di Palazzolo, vittima dei postumi di un annegamento avvenuto mentre si allenava sull’Oglio a bordo del suo kayak. Con la Idem sarà presente alla cerimonia funebre fissata per giovedì alle 16, un altro grande campione della canoa “prestato” alla politica come Antonio Rossi, da poco nominato assessore allo Sport della Regione Lombardia.
Nel frattempo Francesca è stata idealmente salutata con commozione anche dagli insegnanti e dagli alunni della seconda D della media Fermi, la classe frequentata dalla vittima, che hanno rinunciato a un’ora di lezione riunendosi in cerchio per ricordare attraverso il racconto di aneddoti e piccole dediche l’amica scomparsa mentre, a bordo della sua canoa, era impegnata nello sport diventato la sua grande passione.
Con il Kayak canoa club Palazzolo avrebbe dovuto gareggiare nel fine settimana a San Pellegrino (Bg). In vista della competizione, la 13enne con due compagne di squadra e sotto lo sguardo dell’allenatore Renato Teroni, nel tardo pomeriggio di venerdì aveva cominciato ad allenarsi nel tratto di fiume nei pressi dell’antico ponte sull’Oglio. Mentre effettuava un’evoluzione, la canoa ha picchiato contro la pila del manufatto e si è ribaltata. Lo scafo è rimasto intrappolato in uno spuntone del basamento del ponte e la giovane è rimasta imprigionata nel kayak con la testa sott’acqua.
Liberata dopo una complessa operazione di soccorso e rianimata sulle sponde del fiume, Francesca è stata ricoverata in terapia intensiva al Civile di Brescia dove è morta nel pomeriggio di sabato. Lunedì è stata effettuata l’autopsia e la canoa è stata posta sotto sequestro. Conclusi gli accertamenti medico-legali, la salma della ragazzina farà ritorno in queste ore nell’abitazione del quartiere San Giuseppe dove Francesca abitava con la mamma Silvia, il papà Gigi e la sorellina Debora.
La tragedia ha colpito tutti, a partire dall’ex preside della scuola media, Aurelio Privitera, rugbista con la passione della canoa, che nella sua lunghi sisma carriera ha diffuso fra gli studenti della fermi la passione per lo sport. Anche a casa Teroni, dove la canoa è una “religione”, sono ore di grande dolore: i fratelli Renato e Alessandro, insieme al loro papà ultraottantenne Gianfranco, sono stati i primi a gettarsi nel fiume per cercare di strappare ai flutti Francesca. Loro certamente più di altri capiscono cosa significa essere traditi dallo sport che tanto si ama. Lo stesso stato d’animo ed emozione che probabilmente ha spinto Josefa Idem e Antonio Rossi ad approdare sulle rive dell’Oglio per dare l’ultimo saluto alla piccola Francesca.

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