Anche una bresciana nell’inferno di Boston

Maria Vittoria Togni faceva parte del gruppo dei 227 italiani iscritti alla manifestazione. Ha raggiunto il traguardo prima che gli ordigni esplodessero.

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(red.) C’era anche una bresciana nell’inferno della maratona di Boston, colpita da un attentato di presunta matrice terroristica e che ha portato alla morte di almeno tre persone, tra cui un bimbo di 8 anni, e al ferimento di oltre 141, moltissime delle quali versano in gravissime condizioni.
Maria Vittoria Togni faceva parte del gruppo dei 227 italiani iscritti alla manifestazione. Ha raggiunto il traguardo prima che gli ordigni, almeno tre, secondo le prime informazioni, esplodessero, ed ora è chiusa n albergo con i connazionali, in attesa di poter far rientro in Italia.
La runner ha raccontato di avere concluso il percorso in 3 ore 45 minuti, dunque prima delle bombe, di avere raccolto i propri effetti personali e di essersene andata subito dal circuito di gara. La fortuna ha voluto che la bresciana fosse nel primo gruppo di corridori, quelli arrivati prima che esplodesse l’inferno.
Tra gli altri maratoneti bresciani iscritti alla competizione anche Federico Pozzi, che ha tagliato il traguardo appena prima che si verificassero le deflagrazioni e Giovanni Benedusi, che, bloccato dalla febbre, non è riuscito a partire.

 

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