Brescia, maxisequestro prodotti per capelli

21 persone denunciate, 33mila le confezioni ritirate. Le indagini dopo che alcune persone erano state ricoverate a seguito di trattamenti liscianti dal parrucchiere.

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(red.) Ventuno persone denunciate e 33mila prodotti cosmetici per capelli, provenienti dal Brasile, contenenti formaldeide, sostanza tossica e cancerogena, sono stati sequestrati dalla Guardi di Finanza di Brescia nel corso di un’operazione denominata “Riccioli d’oro”.
Rinviati a  giudizio dalla Procura di Brescia cinque rappresentanti legali delle società coinvolte, con sedi a Napoli, Casalecchio di Reno (Bologna), Ciampino (Roma) e Montescudaio (Pisa).
Le indagini, viene spiegato in una nota, sono iniziate nel novembre del 2010. Sotto la direzione dei pm, Sandro Raimondi e Paolo Savio, l’inchiesta “ha interessato tutto il territorio nazionale e ha riguardato l’illecita importazione (soprattutto dal Brasile), distribuzione ed applicazione di prodotti cosmetici per capelli, particolarmente diffusi negli ultimi anni per le loro durature proprietà liscianti”. “L’attenzione dei militari è stata inizialmente destata da fatti di cronaca che avevano visto il ricovero di alcune donne dopo che si erano sottoposte al trattamento di lisciatura dei capelli in alcuni saloni di parrucchiere”.
“Da quel momento sono state avviate indagini sul prodotto in questione, presto estese a tutti i prodotti importati e commercializzati in Italia fino ad arrivare ad un campione di oltre
70 differenti prodotti”, spiegano gli inquirenti. “La formaldeide, in grado di aumentare temporalmente l’effetto lisciante, anche fino a sei mesi, è inserita nella
lista mondiale delle sostanze più pericolose e tossiche per l’uomo”.
“Le 20 perquisizioni effettuate verso le principali società di produzione ed importazione dei cosmetici in parola e condotte nei confronti di 21 persone denunciate hanno portato al sequestro di oltre 33.000 prodotti ancora integri ed alla ricostruzione del consumo in frode di ulteriori 16.000 prodotti.I prodotti sequestrati – si spiega – sono stati sottoposti ad analisi chimiche secondo le modalita’ previste dalla normativa comunitaria di riferimento, recepita anche dallo Stato italiano, che limita in maniera
tassativa il contenuto di formaldeide sui prodotti cosmetici ad un massimo di 0,2% di concentrazione. L’esito delle analisi chimiche ha evidenziato la presenza di ben 23 prodotti aventi una concentrazione di formaldeide oltre la soglia consentita e, in alcuni casi, è stato superato in modo considerevole il limite dello 0,2 % raggiungendo concentrazioni fino a 35 volte il limite stesso”.

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