Staminali: sì alle cure, ma non a Brescia

Il Tribunale di Catania ha stabilito che Giuseppe Marletta, 44 anni, in coma dal 2010, potrà curarsi in uno dei 13 centri autorizzati dall'Aifa, ma non con Stamina Foundation.

(red.) Potrà curarsi con le cellule staminali, in uno dei 13 centri autorizzati dall’Aifa, ma non con il metodo di Stamina Fundation  degli Spedali Civili di Brescia.
E’ la decisione del Tribunale del lavoro di Catania alla richiesta presentata da Irene Sampognaro per il marito, Giuseppe Marletta, di 44 anni, entrato in coma nel 2010 in seguito all’asportazione di due punti di sutura metallici applicati dopo l’estrazione della radice di un dente.
Una sentenza “beffa” per la famiglia dell’uomo, perché viene negato l’accesso alle cure sperimentali, le uniche, secondo la moglie, in grado di salvare il 44enne.
Nel procedimento è stata sentita, come parte interessata, anche una legale rappresentante dell’ospedale di Brescia che si é opposta alla richiesta della moglie di Marletta. La donna, che ha detto di sentirsi “discriminata” dalla sentenza, ha annunciato che presenterà ricorso.

 

 

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