Nave, furti e atti vandalici in due aziende agricole

Danni e ruberie proseguono ormai da quattro anni. L’ultimo episodio la scorsa settimana. I proprietari esasperati chiedono maggiore tutela.

(red.) Una località amena, immersa nel verde e nella tranquillità, ai piedi del Castello Malvezzi. Nota a tutti come “la prada”, è metà soprattutto di passeggiate. Qui, di tanto in tanto, il silenzio viene rotto dal muggito di qualche animale da latte, dal crepitio delle motoseghe o dal ruggito dei trattori che “faticano” nei campi.
Rumori che si mescolano e confondono, provenienti dai due stabilimenti che costeggiano la strada asfaltata e che ospitano, poco distanti l’una dall’altra, l’azienda agricola di Minelli Franco, specializzata in legna da ardere e quella di Silvio Corsini, che si occupa dell’allevamento di bovini, bufalini e produzione di latte.
La calma tipica di questa località, negli ultimi quattro anni, si è però tramutata in tensione e paura che, puntuali, si ripresentano al calar del sole. Infatti, quando la luce scompare e i lavoratori fanno ritorno alle loro case, il buio e l’isolamento diventano gli alleati ideali per furti e atti di vandalismo.
L’ultimo, la scorsa settimana, ai danni dell’azienda Minelli di Nave (Brescia), ha visto lo squarcio delle gomme di alcuni trattori, per un danno pari a 1.700 euro. Esasperato, il proprietario ha raccontato che queste angherie si ripetono ormai da anni, nonostante ogni volta sia stata sporta regolare denuncia. Ora qui si vive nel terrore che questi criminali arrivino addirittura ad appiccare un incendio che mandi in fumo il lavoro di una vita. Paura condivisa anche nell’azienda vicina, quella di Corsini, dove, verso la fine novembre del 2003, dopo aver finito di sistemare il fieno nell’apposito capanno, nottetempo è divampato un incendio che a stento a vigili del fuoco riuscirono a domare. Purtroppo non è tutto: entrambi i proprietari delle due aziende hanno più volte dovuto constatare che l’imballaggio delle grosse balle di fieno è stato tagliato. L’ultimo amara scoperta poco tempo fa, con 80 balle squarciate per un danno di 640 euro, esclusa la faticosa manodopera.
I vandali in questione sono però anche scaltri ladri, che non hanno risparmiato nemmeno gasolio e macchinari agricoli. Vandali, ladri, ma anche bracconieri improvvisati e senza scrupoli, che durante la notte sterminano le lepri del posto, uccidendole a colpi di fucile.
Nell’estate 2012 l’avvenimento forse più eclatante: durante il passaggio di uno dei trattori una gomma si è forata, e la scoperta dalla causa ha lasciato tutti sbigottiti, infatti, a provocare la foratura erano stati enormi spuntoni di ferro conficcati nel terreno. Ora, allo stremo della sopportazione, Minelli e Corsini hanno chiesto ha gran voce che venga adottato qualche provvedimento per la tutela delle loro imprese.

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