Darfo, biglietteria stazione chiusa: è polemica

Biglietti in vendita al bar o alle macchinette. Sinistra pace e lavoro: "Così si favoriscono degrado e abbandono". Il sindaco: "Presto un progetto di riqualificazione".

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(red.) Stazioni fantasma e abbandonate al degrado, sale d’aspetto lerce e gelide, tabelloni e biglietterie automatiche fuori uso e treni in ritardo oppure soppressi chissà poi perché. Nulla di nuovo in questa Italia che corre lenta e sgangherata proprio come i suoi treni.
Ed ora, dopo quella di Boario Terme, ha capitolato anche la biglietteria ferroviaria di Corna di Darfo. Infatti, la società TreNord, che si occupa della gestione dei servizi ai viaggiatori, martedì scorso ha chiuso definitivamente la biglietteria, trasferendo l’ufficio pratiche a Breno e delegando la vendita dei biglietti al vicino “Bar Italia”.
Secondo la direzione di TreNord, non ci sarà nessun contraccolpo per i viaggiatori, perchè la vendita dei ticket e degli abbonamenti sarà garantita dalle 7 alle 24 nel bar adiacente alla stazione e attraverso la biglietteria automatica, aggiungendo che i viaggiatori sono stati avvisati per tempo del cambiamento.
Qualche mese fa “Sinistra Pace e Lavoro” aveva organizzato un presidio di protesta proprio a Corna, e ora il movimento è tornato a far sentire la sua voce contro l’Amministrazione comunale di Darfo e l’assessore provinciale ai Trasporti Corrado Ghirardelli.
Il portavoce del gruppo, Gianluigi Di Giorgio, si chiede come sia possibile che Brescia investa nella mobilità sostenibile aprendo il metrobus, mentre Boario terme, che è una città turistica e termale, perda anche la sua ultima stazione ferroviaria, lasciandola nel più totale degrado.
La replica del sindaco Ezio Mondini non si è fatta attendere. Il primo cittadino ha fatto sapere che l’Amministrazione comunale, insieme alla Provincia, sta lavorando a un progetto di riqualificazione della stazione di Boario Terme con la realizzazione del nuovo sottopassaggio. Mondini ha precisato che l’Amministrazione era a conoscenza del problema e  già lo scorso dicembre aveva scritto alla società che gestisce la tratta ferroviaria, ma nessuna aveva mai risposto. Non è tutto. Infatti, il sindaco ha rilanciato, chiedendo a TreNord chiedendo se la chiusura di Corna fosse legata ad un’operazione di ricollocazione del personale oppure facesse parte di un progetto generale sulla tratta Brescia-Iseo-Edolo, auspicando un maggior coinvolgimento dell’Amministrazione comunale su scelte così importanti.
Da TreNord hanno fatto sapere che l’operazione rientra nell’ottica di ottimizzazione dei costi e delle risorse, ma questo non andrà ad incidere sulla qualità dei servizi offerti e nemmeno sul personale, già ricollocato all’interno dell’azienda.
Nella questione entra anche l’assessore ai Trasporti della provincia di Brescia, Corrado Ghirardelli, che ha ribadito come lungo la tratta della Vallecamonica la stazione di Corna non sia tra le principali, e che il servizio di biglietteria è semplicemente stato spostato al bar vicino. L’assessore ha concluso affermando che nelle modernissime e automatizzate stazioni della Svizzera non c’è personale. Prioritario rimane comunque il recupero e la riqualificazione della stazione di Boario Terme. Infatti, la Provincia, con l’Amministrazione comunale e TreNord, sta concordando l’inserimento di una fermata anche al quartiere del Cappellino.

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