Angolo Terme, è caccia alla campana rubata

Sparito il cimelio di bronzo posto davanti all’oratorio. Si pensa ad un furto su commissione. Infuriati, i residenti promettono una ricompensa per chi dovesse ritrovarla.

(red.) Per chi suona la campana? Non stiamo parlando del famoso romanzo di Ernest Hemingway, ma del bizzarro furto messo a segno da alcuni ignoti a Anfurro di Angolo (Brescia), nella notte tra sabato e domenica. Infatti, l’ondata di microcriminalità che ha investito da qualche tempo la Valcamonica non ha risparmiato nemmeno l’antica  campana di bronzo, datata 1830, che si trovava davanti all’oratorio del piccolo centro bresciano, proprio di fianco alla chiesa parrocchiale.
Ma come è avvenuto il furto? La campana, che in passato era già stato salvato dalle fusioni per gli armamenti durante le due guerre mondiali, era diventata il simbolo della piccola frazione. Secondo le prime testimonianze nessuno si sarebbe accorto di nulla, ma secondo gli abitanti di Anfurro potrebbe essere stato un furto su commissione, messo a segno da qualcuno ben organizzato.
Come ha raccontato il volontario Christian Molinari, la campana era stata tolta dal campanile perché leggermente danneggiata. Si decise così di impiegarla come monumento simbolo del paese e fu deposta davanti al centro giovanile. Mai si sarebbe immaginato che si potesse arrivare a tanto e tra i cittadini montano rabbia e indignazione.
Qualcuno pensa che la campana potrebbe diventare un ornamento per una villa o una cascina. Ma si teme anche il peggio, ovvero proprio la fusione per la vendita del bronzo dalla quale si potrebbero ricavare circa 700 euro. La “caccia” alla campana rubata è già scattata anche con l’aiuto di internet: il pezzo è riconoscibile, oltre che per la data di fabbricazione stampata in rilievo, anche per una crepa laterale. Inoltre, per chi dovesse ritrovarla, sul tavolo c’è pronta una ricca ricompensa.

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