Via Milano, 40mila i capi contraffatti sequestrati

Sono già 14 le persone sotto accusa, mentre il palazzo dove si producevano gli abiti falsi è stato sgomberato: già avviate le procedure per decretarne l'inagibilità.

(red.) Sono ben 40.500, tra abiti, borse e scarpe, i capi sequestrati dalla Polizia Municipale e dalla Guardia di Finanza martedì 15 gennaio nello stabile al numero 140 di via Milano, a Brescia.
I prodotti sequestrati sono già finiti nell’inceneritore: impossibile donarli ad enti no profit, poiché la qualità era pessima. L’operazione coordinata dal sostituto procuratore Federico Bisceglia, ha visto impegnati 150 uomini tra Nucleo di Polizia Tributaria della GdF e  Nucleo di Polizia giudiziaria della Locale. In totale sono state sequestrate sei macchine da cucire, cinque punzonatrici e migliaia di etichette di note marche. Sulle 83 persone identificate, 14 sono state accusate di produzione di capi contraffatti. 14, invece, tutti stranieri, sono stati denunciati perché non avevano il permesso di soggiorno: 4 di loro sono stati già espulsi. Nello stabile è stato trovato anche un computer utilizzato per clonare carte di credito, oltre che sostanze stupefacenti.
Intanto, il palazzo, visitato da Asl, A2A e vigili del fuoco, è stato sgomberato e sono state avviate le procedure per la dichiarazione di inagibilità. Si sarebbero, infatti, registrate fughe di gas,mentre in alcuni appartamenti gli impianti elettrici non sarebbero a norma.

 

 

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