Quote latte: “Nessun politico indagato”

Il pm Greco: "Ampia collaborazione" da parte della Lega, le cui sedi di Milano e Torino sono state perquisite. Maroni: "Chiederò 10 milioni di euro, da dare in beneficenza"

(red.) “Non c’é alcun politico o funzionario pubblico indagato per corruzione”. Lo ha precisato il procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco in merito all’inchiesta sulle quote latte. Il pm ha chiarito inoltre che le perquisizioni dell’altro ieri non erano a carico della Lega ma “presso terzi”.
Il procuratore aggiunto Francesco Greco, capo del ‘pool’ sui reati economici, ha voluto chiarire, inoltre, che da parte dei dirigenti della Lega Nord c’é stata “ampia collaborazione” nel corso delle perquisizioni dell’ altro ieri nelle sedi milanese e torinese del Carroccio, effettuate per il reato di bancarotta per il quale sono indagate quattro persone, tra cui Alessio Crippa e altri tre ex amministratori della cooperativa ‘La Lombarda’. Le perquisizioni, ha precisato ancora Greco, erano relative alle posizioni delle “persone fisiche”, Daniela Cantamessa e Loredana Zola (persone informate sui fatti e non indagate), due segretarie delle sedi del partito, nell’ambito della bancarotta della ‘Lombarda’. Perquisizioni dunque che, ha spiegato Greco, non erano a carico della Lega.
“A Milano”, ha aggiunto il magistrato, “nessuno esponente del partito ha opposto l’immunità nel corso delle perquisizioni e sono stati i finanzieri a tenere conto che determinati uffici erano di pertinenza di parlamentari”. Non ci sono, ha ribadito Greco, “politici o esponenti di partito o funzionari pubblici indagati per corruzione”. Da quanto si è saputo, oltre al ‘filone’ per bancarotta (nel quale al momento ci sono 4 indagati) il pm di Milano Maurizio Ascione – che due giorni fa ha ordinato alla Gdf di entrare nelle sedi della Lega – è titolare anche di un ‘filone’ aperto per il reato di corruzione, senza al momento indagati.
“La Lega non c’entra con le perquisizioni di ieri sulle
quote latte: lo conferma la Procura di Milano. Proprio come avevo detto io ieri. Che soddisfazione! I giornali mascalzoni che ci hanno riempito oggi di fango saranno chiamati a rispondere civilmente del danno fatto alla Lega onesta. Chiederò 10 milioni di euro, da dare in beneficenza”: è quanto scrive su Facebook il segretario della Lega Nord Roberto Maroni.
Il segretario della Lega è intervenuto sulla questione anche nel corso della registrazione di Porta a Porta dove ha ribadito che “quereleremo tutti i giornali che cercano di gettare fango sulla Lega Nord prendendo come scusa le perquisizioni della Guardia di Finanza”. Maroni ha poi sottolineato che le perquisizioni “riguardano due impiegate per la loro attività estranea a quella che svolgono nella Lega Nord. Gli stessi pm hanno sottolineato”, ha concluso, “che queste impiegate sono coinvolte in indagini personali sulle quali il nostro partito non c’entra per nulla”.

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