Beppe e Rosa salvi, non erano sul volo ‘maledetto’

Il fratello di Elda Scalvenzi e la moglie, per un caso fortuito, erano stati fatti salire su un altro velivolo. Rientrati a Brescia, attendono con ansia notizie sui congiunti.

(red.) Per un caso fortuito del destino non si trovavano anche loro su quel maledetto bimotore scomparso nel nulla sopra l’arcipelago di Las Roches in Venezuela.
Beppe Scalvenzi e Rosa Apostoli, fratello di Elda Scalvenzi e cognati di  Guido Foresti, i due bresciani spariti sul volo che dalla piccola isola dei caraibi doveva portarli a Caracas, hanno fatto rientro a Brescia ed ora, anche loro, attendono notizie ed aggiornamenti sulle ricerche del piccolo velivolo.
Non sono stati fatti salire sul piccolo bimotore britannico Norman BN2 di colore bianco con le sigle YV2615 BN-2 per problemi di carico
e così hanno preso una altro aereo che è arrivato puntuale a Caracas.
Beppe e Rosa, una volta atterrati a Malpensa, sono partiti alla volta di Varese, dove vive la famiglia di Vittorio Missoni, anche lui, insieme con la compagna Maurizia Castiglioni su quell’aereo maledetto, per un saluto di conforto ai familiari dell’imprenditore della celebre casa di moda.
Sono stati proprio gli zii, in viaggio con Guido ed Elda, ad avvertire telefonicamente venerdì sera i figli della coppia di imprenditori bresciani, Pietro e Cesare, di 21 e 17 anni, della scomparsa del velivolo su cui viaggiavano i genitori.
Da allora Paralboino, il paese bresciano in cui risiede la famiglia Foresti, trattiene il respiro in attesa di notizie sulla sorte dei due concittadini.
La speranza è ancora accesa, ma si affievolisce con il passare delle ore e con le informazioni poco confortanti che arrivano dal paese venezuelano.
Le ricerche messe in campo nelle ore immediatamente successive alla scomparsa del bimotore dai radar, finora non hanno dato nessun esito. Ed ora, a complicare tutto, si sono aggiunte anche le condizioni meteo, con un forte vento che soffia sull’arcipelago e che ha costretto ad un improvviso stop nelle indagini.
La Procura venezuelana ha aperto un fascicolo sulla vicenda, mentre la Farnesina si è attivata perchè sia fatto tutto il possibile per ritorvare i quattro italiani.
Per una stana coincidenza, esattamente cinque anni fa, il 4 gennaio 2008, un aereo simile scomparve sopra i cieli di Las Roques mentre effettuava lo stesso tragitto. A bordo 14 persone, di cui 8 italiani. Sulla vicenda si sono fatte diverse ipotesi, non ultima quella di un dirottamento del velivolo ad opera dei narcotrafficanti.

 

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