Ossa nel Benaco, al via le indagini sui resti

Questo lunedì i rilievi medici sui resti umani rinvenuti da un subacqueo nel Garda. Trovati anche una baionetta arrugginita, un sacco in plastica e un mattone.

(red.) Vengono effettuate questo lunedì a Salò (Brescia) le indagini sulle ossa ritrovate venerdì nelle acque del lago di Garda da una sub dei Volontari del Garda.
I resti umani, un femore e forse alcune costole, sono state rinvenuti a 25 metri dalla riva, in località via Cure del lino, insieme con una baionetta arrugginita, un sacco in plastica bucato con all´interno un mattone, forse utilizzato come zavorra.
Non è ancora stato aperto un fascicolo sulla vicenda da parte della magistratura, ma la Procura potrebbe avviare un’indagine a seguito dei rilievi del medico legale. E potrebbero, di conseguenza, essere riavviate anche le ricerche in acqua per cercare di recuperare eventuali altri resti, tra cui, magari, anche la scatola cranica.
Diversi gli interrogativi suscitati dal misterioso ritrovamento: a chi appartengono le ossa? Sono di un uomo o di una donna? E ancora: da quanto tempo erano in acqua? E l’arma rinvenuta? E’ collegata o meno ai resti umani? Il mattone ed il sacchetto sono stati utilizzati per far inabissare nello specchio d’acqua il cadavere umano?
Un vero e proprio giallo ancora senza risposta e per il quale verranno indagati gli archivi contenenti i nomi di persone scomparse anche decenni fa.

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