Romania, perizia psichiatrica per l’omicida

Marco Morelli, sabato scorso, ha ucciso a coltellate il padre Gianfranco. E' stato trasferito dal carcere ad una struttura protetta. "Le voci mi hanno detto di farlo".

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(red.) Ha ucciso il padre perché così gli ordinavano di fare le voci dentro la sua testa. “Uccidilo perché è il diavolo”.
Questa l’inquietante deposizione di Marco Morelli, il 24enne di Villanuova sul Clisi (Brescia) che, sabato notte, ha massacrato a colpi di coltello (50 i fendenti sul corpo della vittima) il papà Gianfranco, che viveva in Romania dove si era fatto una nuova famiglia.
Il giovane è stato arrestato poco dopo l’omicidio ed ha ammesso il gesto, dettato, a suo dire, dai “demoni” che percepiva dentro di sé.
Ora si trova nel carcere di Deva, è in stato confusionale e sta male.
I giudici romeni hanno stabilito il trasferimento del ragazzo nel reparto psichiatrico del carcere di Bucarest, all’interno di una struttura protetta nella quale sia tutelato anche dal contato con gli altri carcerati.
Il 24enne verrà sottoposto a una perizia psichiatrica affidata all’Istituto nazionale di igiene mentale “Mina Minovici”. Intanto sono stati effettuati i prelievi ematici: gli inquirenti vogliono appurare se Morelli fosse sotto l’effetto di psicofarmaci, droghe o alcol quando ha aggredito ed ucciso il genitore.
In ogni caso, non ci sarebbero dubbi sulla dinamica dei fatti e sulla responsabilità esclusiva del 24enne nell’efferato assassinio: per la polizia della contea di Hunedoara il caso è chiuso.
Marco Morelli era da oltre un mese a Santandrei, in Transilvania, dove il padre Gianfranco, imprenditore di 61 annisi era trasferito otto anni fa per rifarsi una vita con la compagna romena. La vittima, che si occupava di apparecchiature industriali, aveva offerto un lavoro al figlio (un altro era morto in un incidente stradale anni prima), ma la situazione era molto tesa ed i litigi quasi quotidiani. Dalla nuova fidanzata il 61enne aveva avuto una bambina, Lucia, di cinque anni.
Intanto, da Villanuova, è partito per la Romania Bortolo Morelli, il fratello della vittima, cui spetta il compito di espletare le formalità burocratiche per il funerale di gianfranco e seguire le vicende giudiziarie del nipote.

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