Staminali: “Certezza vitalità delle cellule”

Dopo la ripresa d'urgenza delle cure per Celeste, la bimba di due anni malata di atrofia spinale, il pediatraha chiesto sia verificata la efficacia del trattamento.

(red.) ”Come consulenti, abbiamo bisogno di essere sicuri che le cellule siano state mantenute vitali”.
Così, questo giovedì, Marino Andolina, il pediatra in pensione che segue la piccola Celeste, due anni, malata di atrofia muscolare spinale.
La decisione del tribunale di Venezia che ha stabilito che la bimba deve proseguire le cure con le staminali in attesa della sentenza del 28 agosto perchè è in pericolo quotidiano di vita può essere attuata, secondo il pediatra, ”in tempi brevissimi: il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia Cornelio Coppini ha ricevuto ieri (mercoledì, ndr.) a pranzo la sentenza del giudice e ha dato ordine di richiamare tutti dalle ferie e di eseguire la terapia immediatamente”.
Riguardo all’integritàdel materiale staminale, Andolina rileva che ”pur non essendo presenti, abbiamo notizia da ispettori dell’Aifa, l’ agenzia italiana dei farmaci, che le cellule sono state tolte più volte dall’azoto liquido e questo, se non è stato fatto con le dovute precauzioni, molto rapidamente, potrebbe averle danneggiate”. ”Se fossero state danneggiate”, ha aggiunto, “sarebbe una tragedia: il rischio è modestissimo, ma noi vogliamo avere la certezza di iniettare cellule vitali e con garanzia di sterilità alla bambina”.

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