Renato Vallanzasca magazziniere a Sarnico

Il leader della banda della Comasina, quattro ergastoli e 300 anni di cumulo pena da scontare, gode della semilibertà e, durante il giorno, lavora sul lago d'Iseo.

(red.) E’ una notizia destinata a suscitare scalpore quella che riguarda Renato Vallanzasca, noto con il nomignolo di “bel Renè”, re della malavita, ora 62enne, condannato a scontare quattro ergastoli e circa 300 anni aggiuntivi nel carcere milanese di Bollate.
L’ex leader della banda della Comasina gode infatti della semilibertà e svolge l’attività di assistente di magazzino in un negozio di Sarnico (Bergamo), sul lago di Iseo, a pochi chilometri dal confine bresciano.
Proprio nella Bergamasca, il 6 febbraio 1977, Vallanzasca, con la banda della Comasina, uccise al casello autostradale di Dalmine gli agenti della Polizia Stradale Luigi D’Andrea e Renato Barborini.
La vedova del primo da anni si batte con tutte le sue forze perché all’ex bandito non vengano concessi benefici.
Il “bel Renè”, seduttore seriale oltre che killer, è stato inserito in un progetto rivolto al reinserimento dei carcerati e, mentre di giorno lavora in un’azienda (rimasta anonima per motivi di privacy e sicurezza), la notte deve fare rientro nel carcere del Milanese. Il sabato e la domenica li trascorre in cella.

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