Brescia, accoltella il cognato e si dà alla fuga

Arrestato per tentato omicidio un uomo di 33 anni dello Sri Lanka che, al culmine di una lite con il marito della sorella, ha sferrato il fendente all'addome.

(red.) Una lite, nel cuore della notte, in via Duranti a Brescia, all’interno di un appartamento.
I vicini di casa, allarmati, hanno denunciato alla polizia quello che sta accadendo, scongiurando così un esito che avrebbe potuto concludersi tragicamente.
Giunti sul posto gli agenti della questura hanno trovato in casa la vittima, un cittadino dello Sri Lanka di 37 anni e sua moglie.
L’uomo, seduto e con un’evidente ferita all’addome non era in grado di parlare date le sue condizioni fisiche. Con lui gli operatori del 118 che, dopo le prime urgenti medicazioni, l’hanno condotto in codice rosso in ospedale.
La moglie dello straniero, interrogata dagli agenti, ha riferito loro quanto accaduto poco prima: suo fratello, ospite da circa un mese a casa loro in quanto in lite con la propria moglie, nel corso di una discussione con suo marito l’aveva colpito all’addome con un grosso coltello da cucina con lama da 22 centimetri.
Motivo della discussione probabilmente la presenza del cognato in casa. La vittima infatti, insultandolo, gli intimava di lasciare la sua casa il mattino seguente in quanto non era più un ospite gradito.
Sentitosi offeso ed in preda alla rabbia W.A.C., cittadino dello Sri Lanka di 33 anni, ha reagito nel peggiore dei modi e, afferrato un coltello, ha colpito il cognato alla presenza di sua sorella.
La donna non ha esitato ad intervenire e, disarmato il fratello, ha gettato il coltello dietro il televisore della sala mentre l’aggressore si dava alla fuga.
Durante gli accertamenti in loco, uno degli agenti della Volante, sceso in strada, ha notato un uomo in lontananza fare capolino da dietro un muro tra via Duranti e via Fiumicello.
Sospettando fosse l’aggressore lo ha raggiunto nonostante tentasse la fuga. I sospetti del poliziotto si son rivelati fondati: l’uomo, ormai scoperto, ha ammesso le proprie responsabilità confessando di essere l’aggressore di D.J, suo connazionale e cognato.
Confermati i fatti così come riferiti da sua sorella,  W.A.C. è stato arrestato per tentato omicidio, alla luce della gravità della ferita inferta alla vittima che, operata d’urgenza è in prognosi riservata ma non più in pericolo di vita, e per essersi poi dato alla fuga.
Identificato in Questura, l’uomo è stato poi tradotto presso la Casa Circondariale di Canton Mombello.

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