Supertruffatore incastrato dalle visite della moglie

Sono state le visite della donna a far arrestare in Slovenia il 56enne Corrado Bindi, che faceva parte di un’organizzazione smantellata nel 2008 con ramificazioni a Brescia.

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(red.) Sono state le visite della moglie a far arrestare in Slovenia il 56enne Corrado Bindi, nato in provincia di Arezzo ma residente a Cremona, che faceva parte di un’organizzazione smantellata nel 2008 da un’indagine della polizia stradale con ramificazioni anche a Brescia.
L’uomo, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, era scappato oltre confine per sottrarsi a una condanna definitiva a sette anni di reclusione, emessa il 31 maggio scorso, ma aveva incontrato la moglie, una 46enne italiana, due volte negli ultimi mesi.
I carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno pedinato la donna e sono arrivati a Bindi, ospite in casa di amici, arrestandolo per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e falsificazione di atti e documenti.  Stando alle indagini le frodi si erano concentrate nella provincia di Brescia e nel Milanese, attraverso la società Eco tech con sede a Milano e Brescia. Le vittime erano istituti di credito e finanziarie, raggirati per centinaia di migliaia di euro.

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