Green Hill, oltre 2mila domande per i beagle

Legambiente e Lav, cui è stata affidata la tutela dei cani sequestrati a Montichiari, hanno avviato le procedure per l' "affidamento provvisorio" degli animali.

(red.)  Sono già migliaia le famiglie in attesa di adottare uno dei cuccioli di beagle sequestrati dalla Forestale all’azienda Green hill di Montichiari.
A spiegare modalità e tempi dell’operazione di affidamento, ribattezzata ‘Sos Green hill’, ci penseranno le due associazioni individuate come custodi dalla procura di Brescia, Legambiente e Lav, e gli uomini del Corpo forestale dello Stato.
Ma per i 2.500 beagle le domande non si sono fatte attendere; sono già oltre 2.200 quelle ricevute da Legambiente e Lav (Lega antivivisezione): l’associazione del cigno verde ne ha ricevute circa 1.500 on-line, mentre alla Lav, che ha avuto il sito in tilt per ”un numero di accessi incredibile” (più di 100.000 solo ieri), ne sono arrivate 700 in meno di 24 ore.
Il decreto della procura di Brescia, a firma dei pm Sandro Raimondi e Giorgio Cassiani, parla infatti di ”affidamento provvisorio”, sempre tramite le due associazioni individuate, anche a ”privati cittadini”. E Antonino Morabito, responsabile fauna di Legambiente, spiega che quasi sempre dopo un certo periodo di tempo ”l’affidamento temporaneo si trasforma in preventivo per diventare poi definitivo, con un’adozione vera e propria”. Legambiente, per gestire l’emergenza, ha messo in piedi una task force specializzata con addetti che in passato hanno già portato a buon fine 30.000 affidi.
Con l’avvio delle procedure che permetteranno ai beagle, nati e cresciuti nei capannoni sul colle San Zeno di Montichiari, di uscire all’aria aperta per la prima volta, quegli stessi cani”, rileva Morabito, da un punto di vista pratico diventano ”inutilizzabili per fini di laboratorio”.
E intanto il consiglio regionale della Lombardia si schiera contro la sperimentazione su animali: ha approvato infatti a larghissima maggioranza una risoluzione, per il ”progressivo abbandono dell’utilizzo di animali nelle procedure di sperimentazione e ricerca”, che impegna la Giunta a esprimere ”in tutte le sedi opportune il sostegno della Regione Lombardia alla legge comunitaria sulla materia”. Punto di partenza del provvedimento è che ”i cittadini e le istituzioni hanno ormai preso atto dell’assoluta importanza della vita e del benessere degli animali, in particolare per i soggetti utilizzati a fini sperimentali: vi è quindi la necessità di introdurre metodi alternativi”. Di sperimentazione su animali se ne occupa anche il Parlamento, in particolare con l’articolo 14 alla legge Comunitaria (che se approvato così com’è potrebbe portare alla chiusura di Green hill), ora all’esame di Palazzo Madama.

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