Green Hill, l’azienda fa ricorso al Riesame

Contro il sequestro probatorio dell'allevamento e l'accusa di maltrattamento di animali per i tre indagati. L'istanza dovrebbe essere discussa la prossima settimana.

(red.) Mentre Lav e Legambiente, cui la Procura di Brescia ha affidato la tutela dei cani beagle posti sotto sequestro probatorio a Montichiari, stanno attivandosi per le modalità di affidamento temporaneo dei cuccioli alle migliaia di famiglie che ne hanno fatto richiesta, Green Hill ha annunciato il ricorso al Tribunale del Riesame contro il provvedimento dei magistrati.
L’istanza verrà discussa la prossima settimana. Nell’inchiesta che ha portato l’allevamento sotto sigilli sono indagati per maltrattamento di animali l’amministratore unico, il veterinario e il direttore della struttura.
Nel corso delle ispezioni sono emersi particolari agghiaccianti che gettano un’ombra sulle pratiche effettuate all’interno dell’azienda di colle San Zeno, come il ritrovamento di centinaia di carcasse di beagle nelle celle frigorifere. Si tratterebbe, secondo le prime informazioni, di animali “scartati” perché presentavano difetti fisici che non avrebbero consentito la loro commercializzazione ai fini della sperimentazione scientifica. Accertamenti sono ancora in corso da parte degli inquirenti sul macabro ritrovamento.
Intanto, anche Regione Lombardia si è mossa, adottando una risoluzione che prevede “incentivi e adeguate misure” per favorire il “progressivo abbandono dell’utilizzo di animali nelle procedure di sperimentazione e ricerca”.

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