Interessi fino al 130%, denunciati due usurai

Operazione "Bazar" della Guardia di Finanza: circa 150 operazioni finanziarie illecite, per 1,5 milioni di euro. Gli indagati, con pensione di 400 euro, titolari di auto e immobili.

(red.) Un’importante operazione anti-usura è stata conclusa nei giorni scorsi dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia. L’attività, coordinata dalla Procura della Repubblica, aveva già portato, lo scorso febbraio, all’esecuzione di due misure cautelari emesse dal Gip di Brescia nei confronti di M.G. e della convivente M.V., residenti a Calvagese della Riviera (Brescia), per i reati di usura, contraffazione di marchi di abbigliamento e ricettazione.
Sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, sempre per fatti di usura, altre due persone, A.A. di Roncadelle e P.D.G. di Lumezzane.
Dall’indagine, avviata nei primi mesi del 2010, è emerso che i citati M.G. e M.V. concedevano prestiti a tassi usurari a diverse decine di persone che versavano in stato di bisogno, tra i quali anche piccoli imprenditori.
Gli investigatori hanno scoperto anche gravi violazioni connesse alla vendita di alimenti e prodotti cosmetici scaduti o detenuti in cattivo stato di conservazione. Inoltre, hanno accertato che gli indagati si avvalevano, talvolta, di persone di fiducia per indurre le vittime, con la minaccia della forza, ad onorare i propri debiti.
L’operazione ha condotto, tra l’altro, al sequestro di titoli ed effetti cambiari per un importo complessivo di oltre 100.000 euro, di circa 13.000 pezzi tra capi di abbigliamento contraffatti, argenteria, quadri, monili d’oro ed orologi, questi ultimi custoditi in una cassetta di sicurezza ed aventi un valore di circa 700.000 euro (i preziosi erano detenuti dagli indagati a garanzia dei prestiti usurari concessi) e di oltre 7 tonnellate di prodotti alimentari in parte già scaduti da mesi e/o detenuti in cattivo stato di conservazione, ed oltre 10.000 confezioni di cosmetici privi dell’indicazione delle date di produzione e scadenza.
Le indagini delle Fiamme Gialle hanno permesso la ricostruzione di circa 150 operazioni finanziarie illecite, per un ammontare di circa 1,5 milioni di euro, effettuate applicando tassi fino al 130% (in un caso, è stato applicato un tasso del 6.500%).
Gli accertamenti patrimoniali svolti sul conto degli indagati hanno portato al sequestro preventivo, per sproporzione tra redditi dichiarati al fisco ed effettive disponibilità economiche, di un immobile a Calvagese della Riviera, conti bancari ed un autoveicolo per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro. E’ stato infatti scoperto che i due indagati principali percepivano, ufficialmente, una modesta pensione di circa 400 euro al mese.

 

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