Rissa al Moretto, cinque giovani arrestati

Nei guai sono finiti tre albanesi e due africani. Denunciato un 17enne. La zuffa non avrebbe motivazioni legate all'etnia. Cinque le persone rimaste ferite.

(red.) Dopo le botte, i calci e i pugni, per i protagonisti della rissa che si è consumata martedì davanti all’Ipsia Moretto di via Apollonio a Brescia sono arrivate anche le conseguenze penali.
Cinque ragazzi, tutti maggiorenni, sono stati arrestati per il violento scontro che si è consumato davanti all’Istituto professionale, attorno alle 8, prima del suono della campanella, e in cui ad affrontarsi sono stati due gruppetti di studenti, albanesi da una parte e africani dall’altra, già al centro di diversi episodi di tensione avvenuti nella scuola e per i quali il preside aveva informato i carabinieri. Devono rispondere di rissa aggravata. Un altro giovane, minorenne, è stato denunciato. Nel tentativo di sedare la zuffa era rimasto ferito anche un insegnante.
In manette sono finiti tre giovani d´origine albanese, dei quali due vivono in città e uno in provincia, denunciato a piede libero un connazionale 17enne e arrestati anche due fratelli, residenti in provincia e originari di Zaire e Congo. Il primo è uno studente del Moretto, mentre il secondo sarebbe intervenuto nell’”azione punitiva”.
Una decina in tutto le persone coinvolte nell’episodio di violenza che ha avuto come conseguenza il ricovero in ospedale per ferite fortunatamente lievi cinque persone, quattro studenti e il vicepreside, appunto.
Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine non ci sarebbe, all’origine della rissa, non ci sarebbero ragioni di natura etnica all´origine dell´accaduto, ma screzi antecedenti fra due ragazzi che avrebbero poi coinvolto nel regolamento di conti i rispettivi amici.

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