Smartphone, il falso corre su internet

Scoperta una truffa sul web: oggetti hi-tech contraffatti venduti come originali. I magazzini della merce a Manerba ed Este. 2500 gli oggetti sequestrati dalla GdF.

(red.) Senz’altro molti clienti del sito pensavano di aver fatto un buon affare comprando on line prodotti di fama internazionale a basso prezzo, ma non sempre era così. Erano infatti in vendita anche oggetti che non figurano nei cataloghi  delle case costruttrici. Evidentemente c’erano acquirenti che si accontentavano di avere tra le mani un oggetto qualsiasi che però gli consentisse di esibire un “marchio” famoso.
I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Salò (Brescia) hanno individuato su internet un sito che proponeva la vendita di falsi prodotti “hi-tech” di ultima generazione (smartphones,  tablets, accessori vari, poggiatesta dvd per auto, etc. ) di famose marche quali Apple, HTC e Nokia, con apposto anche un marchio di sicurezza “CE “ posticcio. Le istruzioni allegate alle confezioni, ovviamente, erano fotocopie degli originali. Un vero negozio “on-line” , a prezzi molto vantaggiosi, gestito da due italiani. Due private abitazioni di Manerba del Garda e di Este (Padova) fungevano da magazzino per la merce.
Tutti gli oggetti rinvenuti sono stati periziati a cura di  referenti dei marchi citati che hanno attestato la contraffazione. E’ stata preziosa la collaborazione della Camera di Commercio di Brescia per la conferma dell’ indebita apposizione del marchio CE, che attesta la sicurezza del prodotto.
Inoltre, i rappresentanti della HTC , chiamati a verificare i prodotti sequestrati riportanti il loro marchio, hanno affermato che si trattava del primo caso in Italia di sequestro di loro prodotti contraffatti.
L’attività svolta dalle Fiamme Gialle ha portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di due soggetti per frode in commercio, vendita di prodotti contraffatti, vendita di prodotti con segni mendaci e ricettazione ed al sequestro di circa 2.500 oggetti, oltre che a rientrare tra i compiti istituzionali del Corpo, fa parte dell’azione di intensificazione della repressione della concorrenza sleale e della contraffazione prevista dallo specifico accordo siglato in Prefettura il 30 marzo scorso.

 

 

 

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