Green Hill, dalla Camera il sì alla chiusura

Approvata la legge comunitaria sui criteri per la protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Brambilla: "Il lager di Montichiari verrà chiuso fra due mesi al massimo".

(red.) Mercoledì sera la Camera ha approvato l’articolo 16 della legge comunitaria che fissa principi e criteri della protezione degli animali utilizzati a fini scientifici. Si profila dunque, dopo il passaggio dell’articolo di legge anche al Senato, la chiusura dell’allevamento bresciano di Green Hill, o, in alternativa, una sua riconversione.
”La Direttiva europea riguardante la sperimentazione sugli animali è una sciagura. Il nostro emendamento, inserito nella legge Comunitaria in approvazione oggi (mercoledì, ndr.)  alla Camera, ha migliorato tutto quello che si poteva migliorare. Più di così non era possibile fare: è una piccolissima parte di una lunga battaglia”, ha commentato l’ex ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla all’incontro con le associazioni animaliste svoltosi a Roma.
”La salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità non è purtroppo ancora una tematica prioritaria per buona parte della politica che la considera una tematica di serie B”, ha detto Brambilla. “E’ una continua lotta che anche se con piccoli passi sta andando nella giusta direzione”. L’ex ministro ha citato in particolare la chiusura entro al massimo due mesi di quello che ha definito ”allevamento-lager di Green Hill”, un’azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione.
”Anche se la Marshall (proprietaria di Green Hill) continuerà negli altri quattro stabilimenti nel mondo per l’Italiaè’ importante anche sotto il profilo culturale: incomincia a scardinare il muro granitico che c’è sulla vivisezione”, ha concluso Brambilla.

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