Evasione record da 122 milioni di euro

Coinvoltre tre aziende con sede a San Marino che si avvalevano di un esercito "fantasma" di agenti di commercio. Tra questi un sirmionese, sconosciuto al Fisco.

(red.) Dopo la notizia di un recupero di quasi 23 milioni di euro da parte dell’Agenzia delle Entrate  di Brescia che ha scoperto l’elusione messa in atto da un’azienda attraverso tre operazioni ad alto contenuto finanziario realizzate con controparti estere in modo da ingannare il fisco, un altro caso, sempre in provincia è venuto a galla a seguito delle indagini eseguite dalle Fiamme Gialle di Desenzano del Garda.
Si tratta del secondo troncone di un’inchiesta avviata da tempo dalla Tenenza della Guardia di Finanza e che era già venuta alla luce lo scorso aprile.
Protagoniste sono un’ azienda di San Marino, la Karnak, leader nel mercato delle forniture per ufficio, e altre due società collegate, che, avvalendosi di un folto gruppo di agenti di commercio del tutto ignoti all’Erario, hanno eluso tasse per un totale di 122 milioni di euro (base imponibile), omettendo versamenti di imposte per 43 milioni e 700mila euro.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Alberto Rossi, in collaborazione con la procura di Rimini, ha poi scoperchiato anche l’attività dei venditori/agenti di altre due società strettamente collegate a Karnak, la Titanedi s.a. e la Edk editore srl.
Ad agire per conto del gruppo non erano “solo” 1.063 agenti, bensì 1.827, del tutto sconosciuti alla Agenzia delle Entrate.
Di questi, 660 sono risultati intestatari di un conto corrente estero (nella Repubblica di San Marino), sui quali conti sono confluiti oltre due milioni e mezzo di euro.
Le fiamme gialle sono arrivate alle società sanmarinesi attraverso accertamenti su uno dei loro agenti di commercio, un 30enne residente a Sirmione, M.G., evasore totale, e nella cui abitazione i militari hanno rinvenuto un bancomat di una banca di San Marino collegata ad un conto corrente sul quale la ditta depositava le provvigioni.
I bresciani coinvolti nell’affaire sarebbero in tutto 25. Molti di loro hanno affermato di essere stati convinti che, operando per società di San Marino, non erano tenuti a pagare le tasse in Italia.
In manette è finito il presidente di una società per azioni, M.B., già condannato per evasione fiscale, insieme con altre 24 persone, tra cui pure camorristi e malviventi albanesi, a seguito dell’inchiesta denominata “Criminal minds”.

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