Bimba in coma, sentito il padre

La piccola, 2 anni, figlia di una coppia di egiziani, è ancora al Civile. Per i genitori si è ferita cadendo dalle scale, ma il sospetto è che sia vittima di maltrattamenti.

(red.) Mentre le condizioni della bimba egiziana di due anni ricoverata a Brescia, in coma, dopo essere caduta da una scala in casa (ma sulla vicenda grava il sospetto di maltrattamenti), restano gravissime e la prognosi è riservata, gli inquirenti proseguono gli accertamenti per chiarire cosa sia realmente accaduto, martedì scorso, a Soresina (Cremona).
Sabato il padre della piccola, un operaio egiziano disoccupato, è stato sentito con altri familiari dal magistrato che coordina le indagini, il sostituto procuratore Francesco Messina. L’uomo è stato ascoltato come semplice persona informata dei fatti e quindi al momento l’autorità giudiziaria si riserva di contestargli eventuali reati, come maltrattamenti o lesioni gravissime, che si erano ipotizzati sin dal giorno successivo al ricovero, avvenuto con ritardo e dopo che i sanitari dell’ ospedale di Crema (Cremona) avevano fatto intervenire la polizia perchè le ecchimosi e le lesioni riscontrate sul corpo della piccola non sembravano del tutto compatibili con quanto raccontato dai genitori.
Gli accertamenti vengono svolti dalla squadra mobile di Cremona, che sulla vicenda mantiene il più assoluto riserbo, anche se, da ambienti vicini agli investigatori, si invita alla prudenza perchè prima della consegna dei referti medici e dell’esito delle perizie sulle lesioni non sarà possibile definire realmente quanto sia accaduto nell’appartamento della famigliola egiziana.

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