Calcioscommesse, processo entro giugno

Enorme mole di materiale al vaglio dei titolari dell'inchiesta sulle partite truccate. L'obiettivo è concludere l'iter giudiziario entro la fine dell'anno sportivo.

(red.) E’ un nuovo anno di duro lavoro quello che si prospetta per la procura federale della Figc dopo la bufera del calcioscommesse, di preoccupata attesa per i soggetti coinvolti, di ansia e rabbia per i tifosi.
La nuova ondata dell’inchiesta in corso a Cremona ha portato alla ribalta nomi nuovi, con un’enorme mole di materiale da verificare per eventualmente procedere sul piano penale, e la giustizia sportiva si prepara ad affrontare la piena già nei primi giorni del 2012.
Dopo gli arresti e i provvedimenti clamorosi (tra cui le manette all’ex Brescia Cristiano Doni, ora ai domiciliari in Alto Adige), ora spetta agli uomini del procuratore federale Stefano Palazzi accertare se siano stati compiuti illeciti. I tempi dell’inchiesta sportiva potrebbero essere di un paio di mesi mentre il processo si dovrebbe realisticamente concludere entro il termine della stagione con le eventuali penalizzazioni dei club coinvolti, se i fatti saranno accertati.
Le ultime dichiarazioni fatte sotto interrogatorio dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni, che ha coinvolto nel giro di combine un gran numero di tesserati di varie società, dalla serie A in giù (tra i match truccati ci sarebbero anche alcune partite delle Rondinelle come Brescia-Bari e Brescia Mantova), saranno la base del lavoro degli inquirenti federali.
”Da lì si articolerà il lavoro di indagine”, ha spiegato all’Ansa l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo. “Si tratta di dichiarazioni ‘de relato’, quindi non si un testimone diretto, ma nell’impossibilità di sentire la fonte (Almir Gegic, ‘lo zingaro’, ndr.), si cercheranno verifiche e riscontri attraverso audizioni, intercettazioni e altri mezzi. L’indagine sarà un cantiere aperto, per ora non ci sono punti fermi, ma da quanto emerso il quadro sembra serio. La Procura si muoverà in parallelo su tutti casi sospetti, con l’obiettivo di fare chiarezza, ed eventualmente pulizia, sull’intero fronte”.
La procura della Federcalcio, ha aggiunto ancora Grassani, ha personale e mezzi in grado per mettere in piedi e chiudere in tempi ragionevolmente rapidi, ”al massimo in due mesi”, un’eventuale inchiesta sulle partite truccate, con l’obiettivo di arrivare ad un processo entro la fine dell’attuale stagione sportiva. Nel processo sulla prima tranche chiuso mesi fa ci sono state molte sanzioni, tra squalifiche e penalizzazioni, che potrebbero tornare a riscaldare il clima anche della prossima estate. L’obiettivo in ogni caso è che la prossima stagione calcistica, in tutte le categoria, possa essere programmata e iniziare nella massima trasparenza, senza strascichi o dubbi. In sostanza quindi le società chiamate in causa rischiano penalizzazioni se i fatti verranno dimostrati.
Gervasoni ha chiamato in causa numerosi giocatori di serie A: tra questi Mauri della Lazio, Milanetto del Genoa, Benassi e Rosati del Lecce. Molto più numerosi sono poi i tesserati di società di serie B e delle altre minori, dal Bari all’Albinoleffe, dal Piacenza al Mantova. Tra i tifosi monta la preoccupazione e la rabbia, mentre le società si preparano a momenti difficili tra silenzi e smentite. I due club pugliesi nominate nell’inchiesta, Lecce e Bari, si trincerano dietro il silenzio in attesa degli eventi. Dall’altra parte della penisola, se l’Atalanta continua nel silenzio, l’altra squadra bergamasca, l’Albinoleffe, prende le distanze dalle presunte combine, nega coinvolgimenti di suoi dirigenti e si definisce ”parte lesa” nella vicenda calcioscommesse.

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