Lonato, nessuna traccia dei banditi

Proseguono le ricerche della banda che ha rapinato il gioielliere e la moglie. Intanto l'orefice rischia una denuncia per eccesso di legittima difesa.

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(red.) Sono stati aggrediti e rapinati, ma, per avere risposto all’agguato a colpi di arma da fuoco  ora il gioielliere 73enne di Lonato (Brescia) Benito Lionetti rischia una denuncia per eccesso di legittima difesa.
E’ questa uno dei possibili sviluppi dell’indagine sulla rapina avvenuta mercoledì sera in via Liguria nella cittadina gardesana, dove tre banditi, italiani, hanno atteso che la coppia di gioiellieri tornasse a casa per poterla assalire e derubare.
Durante la colluttazione l’anziano professionista ha sparato tre colpi di pistola (regolarmente detenuta) all’indirizzo dei banditi in fuga. Uno dei proiettili ha colpito un’auto in sosta, un secondo un muro di un’abitazione.
Il 73enne è stato ferito con il calcio di un’arma tenuta in pugno da uno de malviventi che sono riusciti a sottrargli un prezioso orologio del valore di 30mila euro e circa 500 euro dalla borsa della moglie. Il giorno successivo i coniugi Lionetti erano già al lavoro nel loro negozio.
Dei rapinatori, al momento, nessuna traccia.
Otto mesi fa, il 29 aprile, nell’ attività in piazza Martiri della Libertà a Lonato la coppia di orefici aveva subito una rapina violenta grazie alla quale i banditi erano riusciti ad arraffare un ingente bottino.

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