Delitto di Calvisano: quattro spari alle spalle

E' questo il responso dell'autopsia sulla dinamica dell'omicidio avvenuto la vigilia di Natale, quando Vito D’Angelo ha ucciso Luca Zanella, il fratello della sua ex.

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(red.) Quattro colpi di pistola sparati alle spalle. E’ questo il responso dell’autopsia sulla dinamica dell’omicidio avvenuto a Calvisano la vigilia di Natale, quando Vito D’Angelo, 46enne di Castel Goffredo (Mantova) ha ucciso Luca Zanella, il fratello di 34 anni della sua ex convivente Barbara, pare per dissapori legati a questioni economiche.
Stando ai risultati delle analisi dell’istituto di medicina Legale dell’ospedale Civile di Brescia due proiettili hanno raggiunto Zanella tra le spalle e il torace, uno ha colpito la tempia destra e il quarto il braccio destro.
L’omicidio è avvenuto alle 19,30 di sabato sera nell’azienda agricola Pandolfi, in località San Francesco a Calvisano. L’assassino, dopo avere sparato quattro colpi con una pistola 9×21, detenuta con regolare porto d’armi per uso sportivo, si è recato alla stazione dei carabinieri di Castel Goffredo per costituirsi ed attualmente si trova rinchiuso in carcere. Il pm titolare dell’inchiesta contesterà al 46enne l’omicidio volontario aggravato dai motivi abbietti e dalla premeditazione.
D’Angelo, finora, non ha spiegato i motivi del suo gesto, non ha risposto nemmeno alle domande del gip, ma secondo gli inquirenti le ragioni del suo gesto potrebbero essere ricondotte a questioni di carattere economico e al rapporto teso che l’omicida aveva con la sua vittima.
D’Angelo era il compagno di Barbara Zanella,
sorella della vittima, ma da qualche tempo la relazione tra i due fidanzati si era spezzata a seguito dell’accensione di un mutuo da parte della donna che, per risanare alcuni debiti ereditati dal padre, a garanzia della copertura della rata, aveva dato la sua busta paga, non potendo quindi più, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, aiutare il convivente in difficoltà economiche.

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