Cadavere nella valigia, indagini nelle cascine

Gli investigatori stanno passando al setaccio anche le aziende agricole della Bassa dove massiccia è la presenza di indiani impiegati nell'agricoltura. Mercoledì l'autopsia.

(red.) Il corpo era completamente ricoperto di sangue, sul petto e sulle gambe profonde ferite da arma da taglio, sferrate con un coltello o addirittura con una mannaia, nel tentativo di smembrare e ridurre in pezzi la salma, affichè potesse essere più facile farla sparire.
Così è apparso al giovane moldavo che si è imbattuto nella macabra scena l’indiano ucciso e nascosto in una valigia rinvenuto lunedì mattina attorno alle 3 nell’androne di una palazzina in via Cremona a Brescia.
La testa sbucava dal trolley rigido in cui era stato infilato il cadavere, rinvenuto in posizione fetale. Accanto, un coltello e una mannaia, forse gli stessi strumenti utilizzati per ucciderlo.
Spaventatissimo, il ragazzo che ha trovato la valigia ha chiamato il 118 che ha, a sua volta, allertato le forze dell’ordine.
Sulle scale del condominio, abitato per lo più da immigrati, una lunga scia di sangue che, dall’ultimo piano, dove la porta dell’appartamento in cui viveva la vittima era stata lasciata spalancata e con le luci ancora accese, scendeva sino quasi davanti al portone d’ingresso. Segno forse che la valigia era stata trasportata e poi abbandonata o, anche, che potrebbe essere stata fatta scivolare lungo i gradini.
Nell’abitazione vuota i carabinieri hanno trovato due letti e un paio di materassi appoggiati per terra, tracce della presenza di più persone, insieme a macchie di sangue e bottiglie vuote di alcolici.
Non solo, nell’appartamento al quarto piano della palazzina in cui sarebbe avvenuto il delitto, gli investigatori hanno rinvenuto anche alcune tessere per autobus con foto e nominativi, ma per conoscere l’esatta identità della vittima si attende l’esito dell’autopsia in programma mercoledì mattina all’istituto di Medicina legale del Civile ed il riscontro Afis della questura sulle impronte digitali.
Si tratterebbe comunque di un uomo d’età compresa tra i 30 e i 35 anni.
Sono stati sentiti anche gli condomini che hanno riferito di frequenti liti nell’appartamento occupato da stranieri, tutti di nazionalità indiana, che, proprio tra sabato e domenica sarebbero stati visti litigare in mezzo alla strada. All’arrivo della polizia, però, gli immigrati sarebbero rientrati di corsa in casa, accendendo le luci e proseguendo la discussione a voce alta.
Episodi che si sarebbero ripetuti con una certa frequenza, a detta degli altri abitanti della palazzina. L’appartamento risulta affittato a un immigrato indiano, ma era abitato da più persone, al momento tutte irreperibili.
I militari ora stanno cercando di ricostruire in quanti abitassero in quell’appartamento e a chi risulti intestato il contratto d’affitto. Le indagini si sono spostate anche nella la Bassa Bresciana, dove sono molti i cittadini di nazionalità indiana impiegati nelle aziende agricole.
Sotto sequestro i due coltelli trovati nella valigia, inviati ai Ris di Parma per accertamenti e per stabilire se sono compatibili con le ferite ritrovate sul corpo della vittima. Sull’omicidio indagano i carabinieri del Nucleo Investigativo di Brescia, coordinati dal pm di Brescia Leonardo Lesti.

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