Marmolada, una valanga travolge tre bresciani

Fortunatamente sono stati recuperati e nessuno ha riportato ferite serie. Si stavano preparando a una ferrata, quando la neve si è staccata a causa del forte vento.

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(red.) Tre alpinisti bresciani sono stati travolti da una valanga sulla Marmolada in Trentino poco dopo le 12. Fortunatamente sono stati recuperati e nessuno ha riportato ferite serie.
Due hanno riportato una serie di traumi, ma non risultano in pericolo di vita, e uno è rimasto illeso. Si tratta di un uomo di 52 anni, Alessandro Sforza, 52enne di Vestone, dipendente della Ave di Rezzato, ricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento con delle fratture costali e lesioni, di suo figlio Stefano di 25, che lavora in un’officina meccanica del paese come stampist e che è rimasto illeso, e del cugino di quest’ultimo, Andrea Guerra di 32 anni, idraulico, pure lui di Vestone, in ospedale anche lui per fratture ad una cavaglia.
La neve, secondo i primi elementi forniti dagli esperti del Soccorso alpino della Val di Fassa intervenuti, si è staccata a causa del vento, mentre i tre uomini si trovavano a circa 3.300 metri di quota, verso punta Penia, nell’area del comune di Canazei.
Avevano terminato un tratto in scialpinismo e si stavano preparando a una ferrata, quando sono stati travolti dalla neve che li ha scaraventati 200-300 metri più in basso. La valanga è stata vista da un vicino gruppo di scialpinisti, che ha chiesto aiuto al 118. I soccorsi, con due eliambulanze, sono arrivati in meno di venti minuti.
Scialpinisti esperti, iscritti alla sottosezione del Cai di Vestone, i tre escursionisti erano già stati, in questa stagione, sulla Marmolada. Giovedì la neve fresca caduta negli scorsi giorni li ha traditi.
Il Soccorso alpino del Trentino raccomanda di verificare sempre i bollettini meteorologici e quelli delle valanghe. Ricorda inoltre che in presenza di vento forte e neve fresca il rischio di valanghe è sempre marcato. Indispensabile ricordare di portare sempre con sé gli strumenti per il cosiddetto autosoccorso: una pala, una sonda e un arva, l’apparecchio elettronico che emette segnali radio per facilitare l’individuazione sotto la neve.

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