Bomba alla Piccola, conclusa la bonifica

Gli artificieri hanno spolettato l'ordigno, poi lo hanno trasferito in una cava di Rezzato per farlo brillare. Tutto è andato secondo il programma: gli sfollati sono rientrati a casa.

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(red.) Sono state portate a termine nelle prime ore di giovedì le operazioni di bonifica in corso nello scalo ferroviario della Piccola Velocità a Brescia, dove era stata trovata una bomba risalente alla seconda guerra mondiale. L’ordigno è stato fatto brillare nella cava di Rezzato, dopo che nel cantiere si er proceduto alle operazioni di spolettamento.
Per consentire il disinnesco dell’ordigno, era stato disposto lo sgombero degli edifici e delle abitazioni circostanti, circa un migliaio le persone “sfollate” che hanno potuto trovare assistenza e un momentaneo ricovero presso due strutture messe a disposizione dall’amministrazione comunale di Brescia, nella sala teatro dell’ex sede circoscrizionale di via Livorno e presso la Parrocchia di San Benedetto del Q.re Primo Maggio.
Gli artificieri del X Guastatori di Cremona, dopo avere tolto la spoletta posteriore hanno proceduto al disinnesco di quella anteriore, operazione che presentava maggiore difficoltà, perché la rimozione avviene a distanza, attraverso la tecnica della “chiave a razzo” o “ad impatto”.
Dopo il disinnesco l’ordigno è stato trasportato alla cava ”Rezzola” di Rezzato, dove nel pomeriggio è stato fatto brillare. L’ordigno, una AN-M 43 da 500 libbre ad alto potenziale, conteneva 125 chilogrammi di tritolo e amatolo.

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