L’investitore: “Temevo un’aggressione”

Così Angelo Pelucchi, il 72enne ex imprenditore di Bassano che sabato ha ucciso un pensionato a Cremona. E' in carcere, martedì l'udienza davanti al gip.

(red.) Un’Audi Q5 nera perfettamente pulita, dentro e fuori, i vetri oscurati, senza un graffio nonostante abbia travolto e ucciso sul colpo un uomo. E’ l’auto di Angelo Pelucchi, il 72enne di Bassano Bresciano che nel tardo pomeriggio di domenica ha confessato ai carabinieri di Brescia di aver investito uccidendolo il 76enne Guido Gremmi sabato pomeriggio in via Capra, a Cremona.
Un’auto lussuosa, di grossa cilindrata, che da sola parla della lunga carriera e della vita di successi del noto imprenditore bresciano ormai in pensione. E’ stato Pelucchi, insieme al fratello Gianfranco, a fondare nel 1962 la ditta ”Pelma” a Bassano, oggi fra i leader di mercato nella produzione di poliuretano espanso per materassi e imbottiti.
Occupa 75 mila metri quadrati e nel 2008 ha chiuso il bilancio con un fatturato di 21,3 milioni di euro. Un’azienda che oggi è guidata da Marco, uno dei due figli del 72enne, rimasto vedovo un paio di anni fa dopo una lunga malattia della moglie.
Incensurato, del tutto sconosciuto alle forze dell’ordine, Pelucchi ha trascorso la scorsa notte in carcere a Brescia.
E’ molto provato, stando ai suoi legali che lo hanno accompagnato alla caserma ”Masotti” nel tardo pomeriggio di domenica. I militari confermano: l’età lo rende incompatibile con il regime carcerario. Resta da capire, se mai si potrà, cosa abbia spinto Pelucchi a premere con decisione sull’acceleratore del suo potente suv. Il 72enne avrebbe ammesso: ”Mi sono accorto di aver urtato qualcosa, l’ho intravisto nello specchietto retrovisore, ma non pensavo di aver ucciso”.
Sarebbe stata la paura di quell’uomo che batteva con violenza i pugni sul cofano dell’Audi a spingerlo a fuggire, il timore che il violento litigio si trasformasse in pestaggio. E la sensazione di essere ormai per essere rintracciato a spingerlo a costituirsi: mentre il 72enne si presentava in caserma, i carabinieri di Brescia, insieme ai militari di Cremona, stavano setacciando casa per casa la Bassa bresciana alla ricerca del proprietario dell’Audi nera.
Mercoledì intanto è stata fissata anche l’autopsia sul corpo della vittima. Dagli elementi emersi sarà possibile ricostruire come sia sopraggiunta la morte del 76enne cremonese che, secondo le testimonianze raccolte, sarebbe rimasto schiacciato fra il suv di Pelucchi, che stava ripartendo a tutta velocità dopo aver ingranato la prima, e un’altra auto parcheggiata davanti.
Rabbia e disperazione sono invece i sentimenti della compagna di Gremmi, Bruna Dondi, invalida al 100%, e del figlio della donna che chiedono a Pelucchi di assumersi le sue responsabilità e affermano di avere fiducia nella giustizia.
La polizia stradale ha consegnato alla procura di Cremona la documentazione relativa ai rilievi.
Il Suv è stato sottoposto a sequestro e dalla serata di domenica è nella caserma del comando provinciale di Brescia.

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