Enpa Brescia: “Tanti casi come quello di Jerry”

L'ente protezione animali sulla vicenda del cane di razza bretone sepolto vivo dal suo padrone e salvato dopo 40 ore dalla polizia locale a Desenzano.

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(red.) Sulla vicenda di Jerry, il cane sepolto vivo a Desenzano del Garda (Brescia) dal padrone che lo ‘riteneva morto’ e salvato grazie all’ intervento della polizia locale, Enpa Sezione di Brescia esprime “la più totale e ferma condanna per lo scriteriato gesto di questo individuo”.
“Enpa Brescia”, si legge in una nota dell’associazione, “ricorda anche che, pur apprezzando il grande interesse mediatico suscitato dalla questione che è approdata alla cronaca nazionale e auspicando che possa avere un effetto positivo, sono già parecchie centinaia i casi di maltrattamento su cui ha dovuto intervenire nel 2011”.
“Si tratta di vicende tristi o tristissime che però spesso sfuggono all’interesse del pubblico e che non sempre ottengono l’attenzione ricevuta dal caso, drammatico ed emotivamente sconvolgente, del cane Jerry”.
“Enpa Brescia”, conclude il comunicato, “auspica che il proprietario del povero cane subisca una punizione esemplare, alla luce delle nuove e più moderne norme di tutela degli animali, che possa, nei limiti del possibile, rappresentare un monito a chi si rende colpevole di gesti analoghi ma meno ‘visibili’”.

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