Giallo della Maddalena, una pista porta a Est

I resti della carta sim rinvenuta sul luogo del ritrovamento indirizzano le indagini verso i Paesi dell'Est europeo. Si fa largo l'ipotesi di un duplice omicidio.

(red.) C’è una pista che porta a Est per il giallo dei due cadaveri in Maddalena a Brescia.
Identificato il sesso dei due corpi, si tratta di due maschi bianchi caucasici, la traccia che guarda ad Oriente sarebbe suffragata dalla carta sim disattivata da tempo del telefonino trovato nella tuta di uno dei due cadaveri scoperti sabato da alcuni cercatori di castagne nell’area del San Gottardo, all’altezza del nono tornante. Si tratta infatti di una carta telefonica di una compagnia che commercia nelle Repubbliche della ex Jugoslavia fra cui Serbia, Montenegro e Macedonia.
Sulla Maddalena sono tornati martedì gli uomini della Scientifica che hanno utilizzato anche i metal detector per le loro indagini.
Sui cadaveri, mummificati e parzialmente mutilati probabilmente per le incursioni degli animali, soprattutto cinghiali, presenti in zona, sono stati disposti anche esami del Dna e tossicologici.
Dai primi riscontri dell’esame autoptico è stato possibile datare la morte dei due soggetti a circa quattro mesi fa.
Ma nessuna denuncia (duplice) di scomparsa sembra essere stata presentata alle forze dell’ordine in questo lasso di tempo e questo accredita sempre di più l’ipotesi che possa trattarsi di morte violenta, magari legata ad un regolamento di conti. Gli inquirenti, tuttavia, non escludono alcuna ipotesi, in mancanza di elementi certi.
Perché poi i resti dei due uomini si trovavano in quel luogo? Sono morti lì oppure qualcuno li ha portati sperando che non venissero trovati o che il rinvenimento avvenisse il più tardi possibile così da scongiurare un’identificazione dei soggetti? Molti gli interrogativi e, insieme con la squadra Mobile della questura di Brescia, è stata attivata anche la collaborazione con l’Interpol.

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