Sequestro lampo in Messico per un bresciano

Giannino Ghidini, 69enne di Lumezzane, titolare di un'azienda in Val Trompia e della ''Giada Trading'' con sede a La Paz, è stato rapito e minacciato per 24 ore.

(red.) Sequestro lampo in Messico per un imprenditore bresciano.
Giannino Ghidini, 69enne di Lumezzane (Brescia), titolare di un’azienda in Val Trompia e della ”Giada Trading” con sede a La Paz, Messico, è stato rapito, o meglio sequestrato nella sua stessa casa di La Paz, Baja California e minacciato per 24 ore da tre banditi armati. E’ successo giovedì sera nella città messicana. L’imprenditore, prima di essere rilasciato, sarebbe stato costretto a firmare assegni e documenti societari.
I familiari di Ghidini hanno sporto denuncia ai Carabinieri di Lumezzane per sequestro di persona, estorsione e minacce.
La “Giada” si occupa di riciclaggio di metalli ferrosi provenienti dalla triturazione delle lamiere di automobili usate, da esportare.
Secondo quanto si è appreso, l’uomo, che da qualche settimana si trovava solo in Messico, dopo il rientro in Italia dei suoi familiari, avrebbe trovato due uomini armati ad attenderlo davanti a casa, entrambi messicani.
Una volta nell’abitazione dell’imprenditore, il 69enne valgobbino è stato derubato, immobilizzato e costretto a firmare alcuni documenti. Quindi, dopo 24 ore, i due banditi lo hanno condotto in auto all’aeroporto di La Paz facendolo imbarcare su un volo per Città del Messico dicendolgi che là avrebbe trovato alcune persone ad attenderlo.
L’imprenditore però, una volta arrivato nella capitale messicana, non ha trovato nessuno e si è quindi rifugiato in un albergo dove è stato poi lanciato l’allarme e scattata la denuncia.
Ghidini e è poi partito per l’Italia e, nella serata di domenica, ha potuto fare rientro nella sua casa di Lumezzane e riabbracciare la famiglia.

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