Contratti Enel falsificati, casi anche nel Bresciano

Si moltiplicano anche nella nostra provincia gli episodi di firme falsificate apposte sui contratti proposti dal cosiddetto "mercato libero". Controlli dell' Autorità per l'energia.

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(red.) A chi non è capitato di venire contattati, direttamente sulla porta di casa, da un venditore di contratti di energia elettrica? Più o meno a tutti e almeno una volta.
Tuttavia, in queste ultime settimane, nel Bresciano così come in altre province della regione, sono stati segnalati casi “sospetti”, con contratti falsificati e attivati all’insaputa degli utenti.
La conferma viene anche dalle forze dell’ordine che hanno raccolto diverse denunce e  invitano ad essere vigili e ad allertare polizia e carabinieri in caso di dubbio.
Cosa sarebbe successo? Sarebbero state apposte firme falsificate su contratti di erogazione di energia elettrica a vantaggio di gestori esterni al cosiddetto “mercato tutelato” che propongono le condizioni contrattuali del proprio ente gestore con il porta a porta o tramite contatto telefonico.
In particolare, i casi segnalati riguardano il gestore del Gruppo Enel che opera con Enel Energia nel “libero mercato”.
E’ capitato infatti che dopo avere ricevuto la visita del promotore (di solito si presentano in coppia, usano modi decisi e risoluti e chiedono di visionare l’ultima bolletta pagata dall’utente) che propone condizioni “più vantaggiose” rispetto ai gestori del mercato “tutelato”, le famiglie, o molto più spesso, gli anziani che vivono soli, abbiano poi ricevuto una fattura con un nuovo gestore, con, in realtà tariffe più onerose del contratto precedente e, soprattutto, senza che il nuovo sia mai stato realmente sottoscritto.
Un fenomeno che, già registrato all’inizio dell’anno, sembra ora avere esteso il suo raggio.
Federconsumatori ha chiesto all’Autorità per l’energia di intervenire chiedendo una verifica sulle aziende del “mercato libero”. Se venissero riscontrate anomalie ed irregolarità, chi ha commesso errori od abusi verrà sanzionato.
E’ notizia della fine del emse scorso che un promotore che vende i contratti di Enel Energia, la società del gruppo Enel per la fornitura di energia elettrica e gas sul mercato libero, risulta indagato a Firenze per truffa e falso. L’indagine è nata dall’esposto di una signora che sostiene di essere diventata cliente di Enel energia senza volerlo e, soprattutto, a sua insaputa.
Nella querela presentata dalla donna viene riferito che, tempo fa, il promotore si presentò a casa sua chiedendole di fargli vedere l’ultima bolletta. Poi, senza che lei avesse firmato niente, se ne andò. Tempo dopo, la donna ha scoperto di essere passata a Enel Energia. Dopo essersi rivolta alle associazioni di consumatori e dopo varie insistenze, è riuscita a farsi consegnare il contratto: la firma della donna sarebbe diversa da quelle originali.
Da Enel fanno sapere che “l’azienda ha adottato da tempo un sistema di controlli e sanzioni per verificare la regolarità delle procedure di presentazione e vendita porta a porta”. Il Gruppo ha poi avviato “una serie di verifiche interne: coloro che non rispettano le regole verranno, oltre che sanzionati, denunciati e cacciati”.
Per ogni nuovo contratto sottoscritto il venditore ottiene una provvigione ed è quindi plausibile che, in alcuni casi, i promotori “spingano” la vendita ma è successo anche che, pare addirittura nel 20% dei casi, venga apposta una firma falsa dopo avere copiato il “codice cliente”, cioè il numero identificativo che l’Enel attribuisce a ciascun cliente.
In caso di dubbio è possibile chiamare Enel per chiedere chiarimenti o spiegazioni e, nel caso in cui sia stato attivato un contratto senza la firma né il consenso degli interessati, avvertire le forze dell’ordine e sporgere denuncia.

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