Direttore di banca sventa una truffa

(red.) I sospetti del direttore della Banca Popolare di Verona a Desenzano (Brescia) si sono rivelati fondati. Subodorata la possibilità di un raggiro ai danni di un suo correntista da parte della persona che lo aveva accompagnato quella mattina in filiale, l’uomo ha allertato il 113.
Nativo di Sarajevo, 53 anni,  il truffatore aveva conosciuto la sua vittima, un signore di Desenzano, classe 1938, all’interno di un bar della cittadina gardesana, dove spesso i due si incontravano il pomeriggio per conversare amichevolmente.
Con il trascorrere dei giorni, lo straniero aveva così carpito la fiducia dell’anziano signore, e, spacciandosi per un consulente finanziario, lo aveva convinto ad investire una somma cospicua di denaro (duecento o trecentomila euro) nell’acquisto di titoli. Giovedì mattina il truffatore ha quindi accompagnato il 73enne presso la banca dove l’anziano è correntista, e, con lui, ha incontrato il direttore di banca.
Ma l’atteggiamento confuso del suo cliente e le strane domande dell’uomo che lo accompagnava, hanno insospettito il bancario che, rimasto solo, ha chiamato il 113.
Gli agenti del commissariato hanno quindi rintracciato la coppia (truffatore e vittima) all’interno di un bar, dove gli agenti del Commissariato hanno potuto verificare lo stato confusionale dell’anziano e quello di agitazione del truffatore.
Lo straniero non è riuscito a dimostrare di essere effettivamente un consulente finanziario e dalla perquisizione della camera dell’albergo in cui l’uomo alloggiava, gli agenti hanno rinvenuto varia documentazione relativa ai nominativi di diverse persone anziane, date di nascita, numeri di conti correnti e numeri telefonici. Indagini in corso stanno verificando la sussistenza di altre truffe ad opera dello stesso soggetto che è stato indagato per truffa aggravata e circonvenzione di incapace.
Qualche giorno fa, in città, una pensionata era riuscita a far sfumare un tentativo di raggiro nei suoi confronti da parte di una sedicente infermiera che l’aveva avvicinata in strada con il pretesto di controllare i referti medici della donna nella sua baitazione.

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