Profughi, altri 35 arrivi a Brescia

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(red.) Sono 45 i nuovi profughi giunti in città nelle ultime ore: 35 sono stati  alloggiati all’NH Hotel di viale Stazione e gli altri 10, invece, trasferiti a Monte Campione.
Salgono così a 70 i rifugiati che hanno trovato accoglienza a Brescia. Gli immigrati, tutti prevalentemente di giovane età, sono originari di Nigeria, Ghana, Ciad e Mali.
L’albergo ha offerto disponibilità ad ospitare i migranti perché agosto risulta essere periodo di “bassa stagione”, rispondendo ad una richiesta avanzata dall’Associazione albergatori bresciani, che fa parte della cabina di regia milanese, che gestisce in regione la distribuzione delle quote dei rifugiati.
Glie extracomunitari resteranno nell’albergo fino alla fine del mese e il loro arrivo non ha mancato di suscitare un vivace battibecco tra Cgil e Loggia.
La Camera del Lavoro, in un comunicato congiunto con la cooperativa K-Pax, evidenzia che l’Accordo del 6.04.2011  sottoscritto tra Governo, Regioni, Unione delle Province ed EE.LL. ( Anci ) prevede che “… tutte le istituzioni della Repubblica responsabilmente si impegnano ad affrontare questa emergenza umanitaria con spirito di leale collaborazione e solidarietà. Ciò impegna tutti i livelli della Repubblica ad essere coerenti e conseguenti a scelta politica …”.
“Il Comune di Brescia”, prosegue il sindacato, “ha confermato la mancanza di disponibilità a fornire assistenza a questi profughi anche nei minimi bisogni e a fornire loro almeno una adeguata tutela legale, nonostante uno Sportello Rifugiati tuttora operante”.
“Ci risulta”, prosegue la nota, “che il Comune di Bergamo abbia assunto un atteggiamento decisamente differente, accogliendo 60 persone in città in un sistema di accoglienza diffusa sul territorio in collaborazione con la Caritas locale e del mondo del volontariato. Perché a Brescia non è possibile fare altrettanto?”, domanda la Cgil che annuncia che “nei prossimi giorni l’Ufficio Rifugiati della Cgil insieme a agli operatori della Coop. K-Pax di Breno, distribuirà ai profughi presenti in città una guida multilingue per dare loro un orientamento rispetto alla procedure per accedere alla richiesta di  riconoscimento della protezione internazionale”.
In risposta alla Camera del Lavoro è intervenuto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza del comune di Brescia, Fabio Rolfi, che ha definito “improvvida” la scelta di collocare i rifugiati in un hotel della stazione, una decisone che “va nella direzione opposta rispetto al progetto di riqualificazione e miglioramento della vivibilità del quartiere della stazione: un obiettivo che questa amministrazione sta perseguendo con scelte coerenti e azioni concrete”.
“Non è possibile scaricare questi problemi sulle spalle delle comunità locali”, ha aggiunto Rolfi. “Continuo quindi a ribadire la contrarietà assoluta dell’Amministrazione comunale di Brescia a questa scelta e auspico che, come annunciato, la collocazione sia temporanea e si risolva in poche settimane. La commissione preposta a valutare le domande di asilo sta facendo riunioni a singhiozzo. Mi auguro che inizi a lavorare con maggiore celerità, in modo tale da individuare subito gli immigrati che possono beneficiare dell’asilo politico e rimandare a casa gli altri”.
“In merito alle solite polemiche inutili e strumentali degli esponenti della Cgil”, ha concluso il vicesindaco, “registriamo l’ennesima sparata di un sindacato che ormai dimentica totalmente i lavoratori bresciani. Presa in considerazione la loro predilezione a difendere esclusivamente gli immigrati, meglio se clandestini, non vogliamo toglier loro il privilegio di occuparsene direttamente”.

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