L’indiano aveva il machete con sè

(red.) Era andato a casa della donna amata per dichiararle i suoi sentimenti e per chiederle di allacciare una relazione, ma aveva portato con sé un machete, per usarlo nel caso in cui la ragazza avesse opposto un rifiuto.
Si sono meglio delineate, in tutta la loro gravità, le circostanze che hanno portato al ferimento della 26enne di origine indiana, aggredita a colpi di lama dal vicino di casa 19enne a Montichiari (Brescia).
La donna, madre di due bambini, ha riportato l’amputazione di una mano, mentre rischia la funzionalità dell’altro arto.
In manette con l’accusa di tentato omicidio è finito Amrinder Singh, studente di un corso di meccanica a Castiglione delle Stiviere e vicino di casa della vittima.
Il giovane indiano resta in carcere, dopo la convalida dell’arresto, ma ora alle accuse già formulate nei suoi confronti si è aggiunta anche la contestazione della premeditazione. Le indagini, infatti, hanno permesso di appurare che lunedì mattina il giovane ha raggiunto la casa della vicina già armato del machete e che non l’aveva preso, a differenza di come ha raccontato ai carabinieri, nel bagno dell’abitazione della donna.
Il marito della 26enne, infatti, ha ritrovato il suo coltello, identico a quello usato per l’aggressione, in casa.
L’arma utilizzata dal 19enne era stata sequestrata dai carabinieri di Montichiari, intervenuti sul posto nei minuti successivi alla tragedia.

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