Domiciliari per lo zio di Hina Saleem

Più informazioni su

    hina.jpgMuhammad Tariq avrebbe dovuto scontare ancora un anno e mezzo di carcere.


    (red.) Domiciliari per Muhammad Tariq, lo zio di Hina Saleem, la giovane pakistana uccisa dal padre perché voleva vivere all'occidentale.
    Lo ha deciso il tribunale di sorveglianza di Brescia, accogliendo la richiesta del legale dell'uomo, condannato nel 2008 a 2 anni e 8 mesi di carcere per occultamento di cadavere.
    Tariq, condannato in appello, avrebbe dovuto scontare ancora un anno e mezzo di carcere. Era, invece, stato ritenuto non colpevole dell'accusa di aver partecipato all’omicidio della nipote per il quale invece sono stati condannati il padre e due cognati della giovane vittima.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.