Stefana, 120 giorni per risalire la china

E' il tempo concesso dal Tribunale di Brescia alla acciaieria di Nave per presentare un piano di riequilibrio finanziario.

stefana nave(red.) Quattro mesi, ovvero 120 giorni, il tempo concesso dal Tribunale di Brescia alla Stefana di Nave per presentare un piano di riequilibrio finanziario, dopo la domanda di concordato preventivo presentata dall’azienda siderurgica che dà lavoro a 700 addetti in quattro stabilimenti (Nave, Ospitaletto e Montirone).
Entro aprile, quindi alla proprietà il compito di presentare il programma con cui intende saldare id ebiti con creditori e banche per scongiurare la chiusura definitiva.
natnto, i Comuni interessati )^(Nave, Ospitaletto e Montirone) hanno dato il via ad un tavolo permanente di consultazione per tenere acceso un faro sulla situazione della Stefana, in accordo con i sindacati e con la Comunità montana di Valletrompia e la Provincia di Brescia.
Questo giovedì, poi, Fiom Cgil e Fim Cisl incontreranno i verici aziendali per dicuter di alcune situzioni “urgenti” come quelle relative agli ammortizzatori sociali, e al pagamento degli stipendi arretrati. Verrà discussa anche la ripresa dell’attività, sospesa dopo che i tecnic Snam hanno apposto i siglilli all’erogazione del gas a Nave e a Montirone.

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