Manerbio, si lotta per il salvataggio dell’Agfa

Sindacati e politica in campo per tentare di preservare i 123 posti di lavoro del sito bresciano a rischio chiusura. Programmati incontri nelle prossime settimane.

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(red.) E’ lotta strenua per cercare di salvare i 123 posti di lavoro dell’Agfa di Manerbio (Brescia). Dopo il presidio davanti ai cancelli dell’azienda, in via Brescia gli operai sperano che si arrivi ad una conclusione che scongiuri la chiusura della ditta.
La holding belga ha infatti annunciato la dismissione della linea produttiva di lastre off set nel Bresciano. Martedì è fissato l’incontro in Associazione industriale bresciana con u i vertici dell’azienda e le sigle sindacali per evitare che si arrivi alla chiusura annunciata per il prossimo 3 agosto. La proprietà vuole tagliare i”rami secchi” dell’azienda e tra questi ci sarebbe anche il sito di Manerbio.
Agfa è pronta a mettere sul piatto un incentivo a integrazione degli ammortizzatori sociali previsti per legge, così da rendere meno traumatica la messa in mobilità per i dipendenti. Diverso invece il destino degli otto dirigenti che potrebbero venire assorbiti ad Oppeano, nel Veronese.
Tra i motivi che spingono alla chiusura dell’Agfa di Manerbio i costi di produzione ritenuti poco competitivi. Ma, al di là delle cifre, secondo Fiom e Fim, il bilancio dell’azienda bresciana è positivo e la chiusura resta immotivata.
Per salvare l’impianto della Bassa è intervenuta anche la politica: l’europarlamentare leghista Matteo Salvini, giovedì sera ha visitato il presidio dei lavoratori assicurando che «la Regione si attiverà per garantire l’occupazione». Il consigliere regioanle Pd Gianantonio Girelli ha chiesto un’audizione davanti la Commissione attività produttive. Marina Berlinghieri, deputata del Pd,  incontrando i lavoratori ha garantito che porterà la vertenza in Parlamento. Sabato mattina è previsto un sit-in davanti ai cancelli di via Brescia dove è atteso il deputato di Sel Luigi Lacquaniti. Anche il sindaco di Manerbio, Samuele Alghisi, ha fatto appello alle forze politiche, industriali per trovare una soluzione condivisa. Mercoledì 24 luglio è stato convocato  un tavolo istituzionale per discutere la difficile vertenza.

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