Desenzano, dalla Caritas il pane per i più poveri

Al centro di Rivoltella 300 famiglie assistite (80 in più dello scorso anno) e 30 quintali di cibo distribuiti ogni mese. Il sindaco: “Il ceto medio è in grande sofferenza”.

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(red.) La crisi, l’incremento della disoccupazione, della cassa integrazione e l’aumento del costo della vita hanno colpito duro anche nella ricca provincia di Brescia.
Questa difficile situazione non ha risparmiato nemmeno Desenzano del Garda, dove si è registrata una progressiva crescita delle persone che si sono rivolte alle associazioni caritative ed assistenziali. Soltanto il centro interparrocchiale della Caritas di Rivoltella ha fatto segnalare un aumento nell’ afflusso di 80 nuovi nuclei familiari. Tanto che ogni mese vengono distribuiti circa 30 quintali di generi alimentari di prima necessità (olio, pasta, riso, latte, zucchero…). E l’ultima iniziativa riguarda anche la distribuzione del pane.
Nelle situazioni di indigenza, i punti di riferimento sono, da sempre, le parrocchie. Quelle cittadine, Duomo, San Giuseppe, San Zeno, Sant’Angela Merici e Rivoltella, ha costituito il centro interparrocchiale Caritas, attivo a Rivoltella dal 2010. Come ha spiegato il responsabile del centro Rolando Menghini, sino ad ora sono state censite 681 persone, in gran parte stranieri extracomunitari, ma recentemente si sta infoltendo anche il numero degli italiani. Di ciascuno viene redatta una scheda, si ottengono i documenti sul reddito e si effettuano i controlli del caso. Il centro assiste solamente chi risiede a Desenzano e dispone di un reddito inferiore al minimo vitale. A chi dimostra di possedere tali requisiti viene consegnato un tesserino che consente, una volta al mese, di ritirare i generi alimentari di prima necessità forniti da Banco alimentare, Colletta alimentare e Agea.
Da qualche settimana il centro Caritas ha iniziato anche la distribuzione di pane, recuperato da un grande supermercato lonatese attraverso una ditta bresciana.
La distribuzione del pane avviene il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 17, mentre il resto del cibo può essere ritirato il martedì dalle 9 alle 11 e il venerdì dalle 15 alle 17. Lo sportello d’ascolto è aperto il giovedì dalle 15 alle 17.
Dopo aver ricevuto quasi 700 persone, attualmente il centro assiste circa 300 famiglie, numero che nell’ultimo anno è stato infoltito da circa 70-80 nuovi nuclei famigliari. L’attività viene svolta da numerosi volontari, senza i quali il centro non potrebbe esistere.
All’attività del centro Caritas, si affianca quella del Centro aiuto vita, con sede sempre a Rivoltella, che l’anno scorso ha assistito 189 famiglie con bambini d’età inferiore a 3 anni. Attivi sul territorio sono pure la San Vincenzo e la mensa dei poveri dei Rogazionisti. Ogni giorno, come ha confermato il parroco don Guido Romagnoli, fuori dalla porta c’è una lunga fila di persone in cerca d’aiuto. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del sindaco Rosa Leso, secondo cui il ceto medio si trova in una situazione di grande sofferenza, anche solo per pagare la mensa scolastica dei propri figli. Il sindaco si è augurato, inoltre, che ad aggravare questa situazione non si aggiunga anche il problema degli sfratti.

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