Spending Review, presidi di polizia a rischio

Cgil molto preoccupata per i possibili tagli. " Le sforbiciate sulla sicurezza stanno portando ad una paralisi dell’intero sistema che è fondamentale diritto dei cittadini".

(red.) “Giù le mani dai presidi della Polizia di Stato sui territori”. E’ l’appello del Sindacato Italiano Lavoratori Polizia per la Cgil (Silp-Cgil)
“Siamo sicuri”, chiede il sindacato, “che razionalizzare le risorse non comprometta la sicurezza dei cittadini e la professionalità degli operatori?”
“Di giorno in giorno”, si legge in una nota del Silp-Cgil, “si susseguono notizie allarmanti in merito ai conti pubblici e ai tagli in settori essenziali: nella scuola, nella sanità e nei servizi sociali fino ad arrivare alla sicurezza. Come più volte abbiamo denunciato, i tagli alla sicurezza stanno portando ad una paralisi dell’intero sistema deputato a garantire questo fondamentale diritto dei cittadini nonché all’impoverimento dei lavoratori del settore. Un chiaro riferimento, rilevabile da tale deficit sistemico analizzando la realtà bresciana è il modo con cui è stato gestito il “Patto per la Sicurezza” dell’Area Val Trompia, siglato dalla Prefettura di Brescia il 4 aprile u.s., alla presenza dei primi cittadini di Sarezzo, Lumezzane, Villa Carcina, Concesio e Gardone”.
“A seguito di tale decisione e in conformità a quanto stabilito dal protocollo di gestione”, prosegue la nota, “la Questura di Brescia ha predisposto con apposita ordinanza uno specifico servizio. In realtà, tale servizio non ha coperto l’intero turno perché l’ordinanza stabiliva un controllo della durata di due ore compreso il viaggio di andata e ritorno del personale sul luogo di operazione, in ossequio alle pressanti e continue direttive ministeriali inerenti il contenimento della spesa in modo tale, da evitare che ai dipendenti ivi impiegati non venissero corrisposte le relative indennità di ordine pubblico o di missione. Una vera e propria fumata nera. Ancora uno schiaffo alla sicurezza”.
“Che tipo di servizio e con quale efficacia lo si vuole garantire, per ripagare il cittadino di una sicurezza che gli spetta di diritto se vengono attuati tagli ai bisogni primari delle Forze di Polizia?”, viene domandato dal Silp.
“Non si può continuare ad illudere la collettività siglando patti per la sicurezza se poi, l’effettivo modello di gestione s’incrina o viene deformato dalla realtà operativa che trova uno dei suoi tanti limiti nell’effimera durata del servizio di contrasto alla criminalità e quello di prevenzione e controllo del territorio. Una realtà operativa che oltre a combattere il suo vero nemico quotidiano, la criminalità, si trova costretta a fare i conti col sistema che la gestisce e che la fagocita con tutte le difficoltà che ne derivano in rapporto alle esigue risorse economiche che si ripercuotono inevitabilmente tanto sugli standard di sicurezza che sugli apparati che sono titolati a garantirla”.
“Il Silp”, si legge nel comunicato, “non intende svolgere solo il ruolo di chi denuncia gli effetti dei tagli ma vuole anche contribuire ad individuare/focalizzare gli sprechi – che esistono ed in maniera rilevante anche nella nostra regione – e ad individuare le strategie per abbattere quei costi inammissibili ridando così efficienza, leggerezza e razionalità a tutta l’organizzazione dell’”apparato sicurezza”.
Per raggiungere questo obbiettivo le Strutture del Silp in Lombardia verranno mobilitate e tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato della nostra regione e magari anche di altri corpi del Comparto sicurezza potranno segnalarci abusi, disfunzioni e sprechi riguardanti il proprio ufficio o reparto semplicemente attraverso la compilazione di un modulo reperibile sul sito internet www.silplombardia.it.
“Non possiamo continuare a far pagare al cittadino – e cittadino è anche il lavoratore di polizia – gli interessi delle caste”, prosegue il sindacato di polizia. E non si pensi che questo tema riguardi solo gli apparati statali. Quando le province ed i comuni gestiscono la sicurezza succede anche di peggio e agli interessi di pochi si aggiunge lo smisurato ego dei singoli, sindaci o comandanti di polizie locali, autopromossi “generalissimi” con un fiorire di stelle, stellette, gagliardetti, uniformi di gala etc.etc… e poi magari qualcuno alle volte esagera acquistando pure un aereo (a Chiari) ed il relativo addestramento di personale per la propria Polizia Locale sottraendo soldi alla sicurezza dell’intero paese”.

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