Bergamo, prestiti da usura alle prostitute “controllate”: 7 arresti

In azione i carabinieri orobici su disposizione del giudice di Brescia e della Dda. Segue un'indagine sulla prostituzione.

(red.) Questa mattina, mercoledì 30 giugno, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Bergamo hanno messo a segno 7 arresti – 3 in Italia e 4 in Romania – su disposizione del giudice delle indagini preliminari di Brescia e del procuratore della Dda Claudia Moregola. Le manette sono scattate per un secondo filone di un’indagine che aveva già fatto finire nei guai i componenti di un’organizzazione criminale che faceva giungere delle ragazze dalla Romania in Italia per farle prostituire.

I seguiti dell’indagine hanno acceso i riflettori sui patrimoni illeciti accumulati dai vertici di quella stessa stessa associazione criminale scoprendo anche usura, riciclaggio e autoriciclaggio da parte di un’altra realtà. In particolare, gli indagati avrebbero prestato denaro alle prostitute con tassi di interesse fino al 30% al mese, ma anche ai loro compagni o protettori e ricevendo in garanzia proprietà immobiliari e auto. A capo di questo gruppo ci sarebbero stati il 45enne Constantin Adrian Murariu e la 27enne Rozalia Cosmina Fita, già in carcere dal 2019.

Venti, invece, le prostitute riconosciute come vittime che chiedevano quei prestiti per far fronte alle proprie esigenze, ma anche per i loro “protettori”. Questa mattina, oltre all’arresto, è scattato anche il sequestro preventivo ai fini della confisca di beni immobili e conti correnti bancari. L’indagine precedente a questa, partita due anni fa, è già approdata in tribunale con otto imputati alla sbarra.

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