Frode milionaria sulla benzina, arrestati anche due bresciani

L'organizzazione comprava carburante con società cartiere e non pagando l'Iva. Poi rivendeva in tutta Italia.

(red.) Nelle ore precedenti a mercoledì 5 febbraio le Fiamme Gialle della Guardia di Finanza di Pavia hanno compiuto tredici arresti e diversi perquisizioni in tutta Italia nell’ambito dell’operazione “Fuel discount”. E tra quelli finiti in manette, ai domiciliari, ci sono anche un 52enne residente a Brescia e un 26enne che abita a Concesio. Nel corso degli interventi delle forze dell’ordine, sono stati sequestrati i depositi di un’azienda di Vigevano, in provincia di Pavia, dalla quale era partita l’inchiesta.

E si è scoperto che al centro di tutto c’era un sodalizio criminale che era riuscito a nascondere 100 milioni di euro di Iva in due anni e riciclando in Italia e all’estero i guadagni. L’indagine era iniziata un anno fa, nel gennaio del 2019, quando la Guardia di Finanza di Pavia aveva scoperto un sospetto via vai di camion cisterne sloveni o croati verso un deposito a Vigevano. Si è appurato che l’organizzazione acquistava, tramite società cartiere, carburante da aziende attive in Repubblica Ceca, Cipro, Croazia, Romania e Slovenia e con fatture false per 400 milioni di euro.

Carburante che poi veniva rivenduto ai distributori di Piemonte, Veneto e Lombardia a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato proprio perché non veniva pagata l’Iva. E i proventi venivano investiti in stipendi, ma anche in orologi e auto di lusso, se non in vacanze a bordo di yacht. La Finanza ha scoperto che il regista dell’organizzazione era un 45enne di Roma insieme a un 41enne residente in una villa nella Capitale e un 47enne napoletano parente di un affiliato al clan Polverino.

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