Furti, droga, atti osceni e caporalato nel bresciano

Controlli dai carabinieri per contrastare vari reati. Un arresto e denunce per pusher, furti al market e una coppia che amoreggiava davanti a cimitero.

(red.) La compagnia dei carabinieri bresciani di Verolanuova nei giorni precedenti a mercoledì 14 novembre ha predisposto una serie di servizi finalizzati al controllo dei parcheggi di centri commerciali e luoghi di culto per la repressione dei reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti. Sono stati effettuati controlli nella Bassa bresciana, con particolare attenzione alle arterie stradali e ai parcheggi di centri commerciali e luogo di culto, poiché con l’approssimarsi dei periodi di festa spesso si registra un aumento dei reati predatori, quali furto su auto in sosta o all’interno dei negozi dei grandi centri.

Diversi gli interventi: a Flero i militari di Bagnolo Mella hanno raggiunto il centro commerciale “Le Sorgive” durante il controllo ad auto in sosta nel parcheggio e hanno trovato l’autista in possesso di 90 grammi di hashish. La perquisizione all’interno dell’abitazione a Brescia ha permesso di trovare tutto il necessario per il confezionamento dello stupefacente, motivo per il quale un 19enne è stato tratto in arresto. Arresto convalidato e il ragazzo liberato in attesa del processo. A Manerbio, invece, durante un simile controllo, un indiano 24enne è stato trovato in possesso di sei bottiglie di superalcolici rubate poco prima dal supermercato Italmark, motivo per il quale è stato denunciato a piede libero per furto e, in collaborazione con l’Ufficio Stranieri della Questura, espulso in quanto privo del permesso di soggiorno.

Infine, fatale è stata la passione travolgente che ha colto una giovane coppia all’ora di pranzo in sosta nel parcheggio del cimitero di Verolanuova. La pattuglia durante i controlli, visti i due in chiari atteggiamenti amorosi, li faceva rivestire e li sanzionava per atti osceni in luogo pubblico. Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brescia, con i militari di Salò e Desenzano, dall’inizio di ottobre ad oggi ha effettuato oltre ventotto ispezioni nei confronti di aziende bresciane per il contrasto del “caporalato”, soprattutto verificando la regolare assunzione della mano d’opera nella raccolta dell’uva e delle olive.

Oltre agli esercizi pubblici, i controlli hanno interessato aziende vitivinicole e agricole. La maggior parte di questi controlli sono stati effettuati nella zona della Valtenesi e del lago di Garda. In tutte le ispezioni sono state riscontrate delle irregolarità. I lavoratori controllati sono stati 116, di cui 28 risultati in “nero”. Adottate anche sei sospensioni dell’attività imprenditoriale nei confronti di altrettante aziende. Le stesse hanno subito provveduto ad assumere i lavoratori, stipulando con gli stessi un contratto di lavoro per almeno 3 mesi, pagandogli i contributi a partire dalla data d’inizio del lavoro accertato e pagando le sanzioni elevate, potendo così riaprire l’attività. In totale sono state elevate sanzioni per circa 47 mila euro.

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