Il tatuaggio sul collo incastra il rapinatore

Un tunisino pluripregiudicato arrestato dalla polizia di Brescia. Ha derubato un immigrato ucraino, ma le immagini delle telecamere lo hanno incastrato. Nel mirino anche alcuni scippatori.

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(red.) La Polizia di Stato di Brescia, nei giorni scorsi, ha tratto in arresto E.S.O., nato nel 1982 in Tunisia, ritenuto responsabile di una rapina commessa il 26 maggio ai danni di un cittadino ucraino ventenne. Il giovane, in tarda serata, mentre rincasava dal lavoro, sul cavalcavia di via Togni, è stato avvicinato da E.S.O. che gli chiesto informazioni. Il tunisino, estraendo un taglierino, lo ha obbligato a consegnargli il cellulare e si è allontanato.

Il sistema di videosorveglianza del cavalcavia, però, ha permesso d’immortalare la scena. Gli uomini della Squadra Mobile, dopo una paziente comparazione con le foto segnaletiche, sono riusciti a risalire al responsabile.

Diramate le ricerche, in collaborazione con l’UPGSP della Questura, il tunisino, pluripregiudicato, clandestino e senza fissa dimora, è stato rintracciato in zona stazione, sottoposto a fermo e trasferito a Canton Mombello. Decisivo per le indagini un particolare segno distintivo del tunisino, ossia un tatuaggio a forma di farfalla ben visibile sul collo, che sembrerebbe ricorrere anche in altri analoghi episodi delittuosi, sui quali sono in corso i conseguenti accertamenti della Squadra Mobile.

Le indagini stanno, inoltre, stringendo il cerchio attorno ai responsabili di alcuni scippi avvenuti in città ad opera, ancora, di cittadini nordafricani che in molti casi si sono dati alla fuga a bordo di una bicicletta. In particolare, a seguito di controlli presso alcuni compro-oro della città, sono state recuperate alcune catenine d’oro di sospetta provenienza illecita, vendute nei giorni precedenti proprio dai soggetti su cui si stanno concentrando le indagini.

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