Desenzano, anziani truffati, due denunciati

I malviventi da mesi avvisavano le loro vittime al telefono per falsi controlli di bollette o installare apparecchi a gas. Così incassavano 100 mila euro.

(red.) Per i loro truffatori erano diventati dei veri e propri bancomat. Non a caso l’indagine condotta dai carabinieri di Desenzano del Garda sulla sponda bresciana del Benaco e chiusa nei giorni precedenti al 3 settembre è stata chiamata “Bancomat senza pin”. In pratica, due uomini, un 20enne e un 37enne residenti sul Garda, sfruttavano la buona fede e la fragilità di alcuni anziani per incassare migliaia di euro. Lo facevano con un trucco, cioé ogni volta si presentavano come addetti del gas, oppure per riscuotere tasse o come agenti di compagnie energetiche.
La situazione, ricostruita dai militari, andava avanti da dicembre del 2015 e ha portato alla denuncia delle due persone. Quando la coppia, dopo le prime volte andate a segno, sapeva di poter contare sulla fiducia di almeno cinque vittime, entrava in azione. Telefonavano agli anziani dicendo loro che sarebbero passati per il controllo del gas, delle bollette o per altre presunte commissioni. In questo modo, le vittime andavano al vicino bancomat per prelevare i contanti da dare ai loro aguzzini.
Spesso lo facevano inconsciamente, mentre altre volte venivano costretti. Capitava, per esempio, che di fronte al rifiuto la coppia di malviventi avvisasse di presunte multe. A scoprire questi episodi è stato proprio un carabiniere che si trovava in casa di un anziano nel momento in cui il truffatore ha chiamato al telefono. Così è scattata la trappola. Si pensa che i due malfattori abbiano preso 100 mila euro, di cui solo 5 mila recuperati dalle forze dell’ordine. Ma si teme che il raggio d’azione della truffa sia molto più esteso.

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