Capriolo, rapina nella villa di un imprenditore

Mercoledì notte i malviventi sono entrati in via Adro rubando due orologi e l'auto del padrone di casa per 50 mila euro. Hanno agito nel massimo silenzio.

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(red.) Capriolo, nel bresciano, è stato al centro di due episodi di criminalità nell’arco di poche ore. Prima della rapina al bar “Le Bistrot” di via Calepio all’alba di giovedì 2 giugno, altri ladri sono entrati la notte precedente nella villa di un imprenditore in pensione. E’ successo in via Adro dove un gruppo di malviventi, di cui non si conosce il numero e ancora ricercati, sono riusciti a fare irruzione, forse dopo aver scavalcato una recinzione. A quel punto hanno agito nel massimo silenzio, tanto che il giorno dopo il padrone di casa Michele Piensi e la moglie dicono di non aver sentito nulla, ma di essersi accorti di quanto successo solo giovedì mattina. I malviventi hanno raggiunto il magazzino mettendo a soqquadro cassetti e armadi vari e arrivando a una sorta di cassaforte al muro.
All’interno hanno trovato assegni, due orologi e documenti vari. Così hanno preso i due monili, poi sono entrati nell’ufficio del padrone di casa e hanno preso le chiavi della Fiat 500 parcheggiata nel cortile della villa. Poi non hanno fatto altro che azionare il cancello automatico a bordo dell’auto per dileguarsi nel nulla. Le uniche armi di difesa a disposizione della famiglia era il cane. Ma sembra che l’animale e quello di un vicino di casa siano stati disturbati da un sacco di crocchette che i malviventi avevano portato. Evidentemente il colpo era stato studiato per tempo e ha fruttato ai ladri circa 50 mila euro, il valore del bottino. L’imprenditore era già stato vittima di una rapina nel 1991 per opera di un malvivente armato di fucile e che, con uno sparo, lo aveva sfiorato, salvo poi essere disarmato.

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